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Ho snobbato Detroit molte volte, lo confesso. Evitavo anche di passarci nei miei itinerari, troppo grigia e triste per i miei gusti: che senso ha spendere ore o addirittura giorni in una città industriale ormai decaduta?
Poi, in un tour dei Grandi Laghi ho finalmente deciso di inserirla nell’itinerario e ho capito che avevo ragione: Detroit era decaduta ed aveva sommessamente perso lo scettro di città dell’industria americana (ormai digitale e spostata in California e nei dintorni di Seattle).
Però mi ero perso un pezzo, perché Detroit sta ormai rinascendo più forte e viva che mai: non tornerà l’epoca d’oro dell’industria di Ford ma oggi la città è consapevole della sua storia, si è totalmente ripulita (almeno nel suo downtown) e ha imboccato nuove vie di sviluppo.

La Detroit grigia, decadente e pericolosa degli anni ’80 e ’90 non esiste più!

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Detroit, la sua storia

Quando si pianifica un viaggio a Detroit è secondo me fondamentale, se si vuole capire a pieno la città, conoscere almeno a grandi linee la sua storia.

Detroit è stata fondata nel 1701 da una comunità di cacciatori di pellicce francesi che si insediarono nel piccolo villaggio creato da padre Hennepin. Questi, risalendo l’omonimo fiume Detroit scelse di creare un piccolo insediamento sulla riva nord (il Detroit River è un fiume che collega il Lake St Clair con Lake Eire); infatti il nome Detroit deriva dal francese Rivière du détroit (“Fiume dello stretto”).

Detroit rimase sotto la guida francese fino al 29 novembre 1760, quando il comandante François Marie Picoté lasciò la cittadina in mano al Maggiore inglese Robert Rogers. Nel 1796 Detroit entrò a far parte degli Stati Uniti d’America.

Cento anni più tardi, nel 1896, ebbe inizio la vera storia industriale della città. Henry Ford creò la sua prima automobile a Mack Avenue e pochi anni più tardi creò la celeberrima Model-T.
Nei primi decenni del ‘900 Detroit era il cuore dell’industria autombolistica mondiale: non solo Ford ma anche Dodge, Cadillac, Chrysler, Buick e quindi General Motors (fondata nel 1908).
Con lo svilupparsi dell’industria dell’auto la città si espanse rapidamente sia in dimensioni, sia in termini di popolazione. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Detroit divenne anche luogo di produzioni di armi e migliaia di americani, provenienti da tutto il paese, si trasferirono in città. Anche trovare un piccolo appartamento era divenuto praticamente impossibile!

Finito il conflitto la città era praticamente sovraffollata mentre continuava l’immigrazione di afroamericani dai più poveri stati del sud. Si crearono così fortissime tensioni sociali e a partire dagli anni ’60 iniziò un rapido esodo della popolazione bianca.
A dare il colpo di grazia arrivò crisi petrolifera dal 1973 al 1979 mentre le utilitarie europee (e solo più tardi asiatiche) iniziavano a sostituire le grandi vetture americane.
Questo è l’inizio di un declino lento ed inarrestabile che ha portato la città a dichiarare fallimento il 18 luglio 2013.

Detroit negli anni ’80 e ’90? Triste, grigia, malfamata e con gravi problematiche sociali. Una città abbandonata, debole e pericolosa.

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Nelle periferie si incontrano ancora edifici e fabbriche abbandonate.

Oggi Detroit sta cambiando profondamente, senza rinnegare il suo passato. Due grandi case automobilistiche (FCA e General Motors) ormai posseggono praticamente tutti i marchi storici del passato mentre la città si è rifatta il look.
Nel suo centro non c’è più la criminalità di un tempo, i palazzi fatiscenti sono stati rimessi a posto. I fasti industriali di un tempo probabilmente non torneranno ma oggi posso presentarvi un bell’esempio di rinascita.

Nelle periferie la vita è ancora difficile e la rinascita è ben lontana.

Detroit, un po’ di geografia

Naturalmente, oltre alla storia, anche la geografia riveste un ruolo importante nell’organizzazione pre-viaggio. Non si parte per un viaggio con il solo obiettivo di visitare Detroit ma questa può essere parte di un itinerario.

Stato: Michigan
Contea: Wayne

Siamo nella regione dei Grandi Laghi USA, nel nord est del paese ed esattamente a confine con il Canada: Windsor, sull’altra sponda del fiume Detroit, è parte dello stato dell’Ontario.

Come già detto, la città sorge sulla sponda nord del Detroit River che collega il grande lago di Eire con quello più piccolo, di St Clair.
Detroit si espande su un’area di 370,2 km² e conta circa 677.000 abitanti, di questi l’82,7% (censimento 2010) è di etnia afroamericana, proprio a testimoniare la massiccia immigrazione degli stati del sud.

Clima di Detroit

Il clima di Detroit è influenzato dai grandi laghi e fa registrare inverni decisamente rigidi ed estati calde con precipitazioni ben distribuite durante tutto l’anno.

Gli inverni sono freddi: dicembre, gennaio e febbraio fanno registrare minime medie che sfiorano i -8/-10°C mentre le massime superano di poco gli 0°C.
Può nevicare e tirare un forte vento freddo.

Da metà aprile in poi arriva seriamente la primavera e le temperature diurne si fanno piacevoli. Si tratta però di un periodo piuttosto umido e di notte continua ad essere piuttosto fresco.

Le estati possono essere anche calde e comunque in media, a luglio, le massime arrivano facilmente a 30°C. Difficilmente troverete il caldo torrido e la pioggia è sempre in agguato.

Settembre ed ottobre sono un buon compromesso: clima piacevole con notti fresche, pioggia possibile ma solitamente un po’ meno abbondante e siamo fuori dall’alta stagione (che interessa comunque più altre mete della regione che la poco turistica Detroit).

Qual è il periodo migliore per un viaggio a Detroit?

Io sconsiglierei sicuramente i mesi freddi, ovvero da novembre a marzo. Settembre è per me un ottimo momento, noi abbiamo trovato bel tempo e temperature calde di giorno e freddine di notte.

Come arrivare a Detroit

Come dicevo Detroit non può (almeno non dovrebbe) essere la sola destinazione del vostro viaggio in USA. Quindi può essere un punto di partenza, una tappa o la fine del vostro itinerario.

Arrivare a Detroit in auto

Per chi viene da ovest, quindi Chicago, si segue la Interstate 94  e quindi la 96 che vi condurrà fino all’ingresso della città.
Da sud (Toledo), la strada più breve è tramite la I-75 mentre da nord seguiamo sempre la I-94.
Detroit è collegata alla vicinissima Windsor tramite un ponte (Ambassador Bridge) e un tunnel.

Avere un gps con mappe aggiornate e magari una connessione internet che può evitarvi il traffico può essere molto utile. Di solito uso google map sul mio telefono.

Distanza da punti di interesse

Chicago: 450 km
Cleveland: 270 km
Toronto (CA): 370 km
Niagara Falls: 374 km
Columbus: 326 km
Pittsburgh: 460 km

Arrivare a Detroit in aereo

Detroit dispone di un grande e trafficato aeroporto internazionale, ovvero l’Aeroporto Metropolitano di Detroit-Contea di Wayne situato a circa 30 km in direzione sud-ovest da downtown.

All’aeroporto è naturalmente possibile noleggiare un’auto oppure prendere un bus o un taxi per il centro città.

Arrivare a Detroit in bus

Dal Rosa Parks Transit Center (1310 Cass Ave) partono ed arrivano i bus Megabus (acquistabili sul sito ufficiale).

Dal Detroit Greyhound Bus Station (1001 Howard St) partono ed arrivano i bus Greyhound (acquistabili sul sito ufficiale).

I coach americani hanno il vantaggio di essere comodi e piuttosto economici.

Arrivare a Detroit in treno

I treni dell’Amtrak arrivano nella piccola stazione sita a 11 West Baltimore Avenue: il centro di Detroit è in direzione sud e potrete utilizzare QLine, bus o taxi per andare.
Il treno è un mezzo molto comodo per spostarsi tra i principali centri, però è un po’ costoso.

Trasporti e mezzi pubblici a Detroit

Se arrivate in auto potrete parcheggiare lungo le strade (nei posti adibiti ovviamente), oppure nei garage privati a pagamento.

Autobus a Detroit

Il Suburban Mobility Authority for Regional Transportation (SMART) gestisce i bus nella contea di Wayne e in quella di Oakland.
Gli autobus sono il mezzo pubblico più utilizzato in città grazie ad una buona capillarizzazione sul territorio e a un costo abbastanza contenuto.

QLine Detroit

Si tratta di un tram che collega la stazione dei treni Amtrak a Detroit Downtown. Se non arrivate in treno, difficilmente la utilizzerete.

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Detroit People Mover

Questa è un linea ferroviaria sopraelevata con carrozze automatizzate (tipo Miami Metromover o Il mini metro di Perugia) che si spostano in un loop di poco meno di 5 km a Downtown.
Che vi serva per spostarvi o meno consiglio comunque di farci un giro: costa poco (75 cent.), il giro è rapido (25 minuti) e vi permette di avere una bella panoramica dei grattacieli della zona di downtown.
Grazie al progetto Arts in the Station, ogni stazione è abbellita e arricchita da opere di street art.

Taxi, Uber e Lyft

Oltre ai taxi regolamentati a Detroi vanno molto i servizi di car sharing come Uber o Lyft.

Cosa Vedere a Detroit

Per visitare Detroit credo siano sufficienti anche 2 giorni pieni, se ne avete 3 meglio ma non ne farei di più perché comunque il cuore della città non è sconfinato e le periferie sono da evitare.
La nostra visita si concentra su Downtown, il vicino quartiere di Corktown, alcune attrazioni non troppo distanti e, più fuori città, il Greenfield Village.

Downtown Detroit

La zona di Downtown è quella architettonicamente più interessante della città: nel rettangolo delimitato dalle interstate che fanno da raccordo troverete splendidi esempi di Art Dèco.
Passeggiate con calma e perdetevi tra gli affascinanti edifici tra i quali spicca senza dubbio il The Guardian Building.

gm reinassance da hart plaza
Vista sul GM Reinassance Center da Hart Plaza

Un ipotetico itinerario potrebbe iniziare dalla zona nord di Downtown, dove trovate il Comerica Park che ospita le partite casalinghe dei Detroit Tigers (Baseball MLB) ed il Ford Field, casa dei Detroit Lions (Football NFL).

Se avete modo vi consiglio di sostare in un parcheggio multi-piano che è anche un vero e proprio museo dove ben 27 artisti di fama mondiale hanno creato delle opere di street art. Sto parlando del Z Park (1234 Library St.) e della viuzza vicina (a destra rispetto all’ingresso).

Proseguendo sempre verso sud arriverete al Campus Martius Park dove durante la bella stagione vengono allestiti dei tavolinetti per riposare un po’ e magari bersi qualcosa. Da qui, tra l’altro, partono diversi tour che portano alla scoperta dell‘Art Dèco District di Detroit.

A 200 metri circa troverete uno degli edifici più celebri della città, il The Guardian Building (500 Griswold St), in cui consiglio anche di entrare (gratis).

Appena a nord del Detroit River sorge invece il famosissimo complesso del GM Renaissance Center.
Si tratta di un complesso di 7 grattacieli interconnessi fra di loro di proprietà della General Motors di cui è il quartier generale. All’interno troverete esposizioni d’auto delle marche GM, ristoranti e molto altro.
Vale assolutamente la pena fotografare il complesso dall’esterno, sia d nord, sia dalla Riverwalk: davvero imponente!

Se volete adesso potreste proseguire lungo la Riverwalk e raggiungere il William G. Milliken State Park and Harbor (600 metri di passeggiata per l’inizio del parco).
Se la giornata è bella può valerne la pena: il parco è ben tenuto ed ha anche un faro (Milliken State Park Lighthouse).

Eastern Market Detroit

Nessuna visita a Detroit può snobbare l’Eastern Market, un antico mercato risalente al 1841 che ancora oggi attrae migliaia di persone, soprattutto il sabato quando gli agricoltori locali riempiono le bancarelle con i lori migliori prodotti.
Passeggiare al mercato e nei dintorni è un’esperienza da non perdere: potrete entrare in piccoli market, gallerie d’arte, visionare splendidi esempi di street art o acquistare qualcosa di particolare nei negozietti vintage della zona.
Se avete un sabato mattina a disposizione e siete a Detroit, andate, passeggiate e pranzate in zona.

Il mercato è attualmente aperto la domenica, il martedì e il sabato: informatevi prima di andare!

eastern market detroit
Eastern Market Seafood

The Heidelberg Project

A un paio di km in direzione nord est dall’Eastern Market c’è la via più insolita di tutta Detroit.
Un veterano di guerra, Tyree Guyton, tornato nella sua casa natale dopo anni trascorsi nell’esercito trovò un quartiere triste, grigio e degradato. Da quel giorno ha iniziato a provare a rendere la zona meno squallida: ha dipinto a pois la sua casa ed ha arredato giardino e strada con stravaganti installazioni dai colori sgargianti.
Devo riconoscere che passandoci genera un po’ di timore, ho avuto paura che uscisse fuori un clown tipo It.
Se avete modo e tempo, fateci un salto!

visita Detroit itinerario
The Heidelberg Project

Corktown

A ovest di Downtown c’è questo bel quartiere fondato da immigrati irlandesi nel XIX secolo. Dal 1978 è “Distretto Storico” ed è stato inserito nel National Register of Historic Places.
Bagley Street è una delle vie simbolo, costellata da tante piccole casette in stile vittoriano.
Non aspettatevi una zona ricca di attrazioni ma piuttosto un quartiere residenziale ben tenuto e perfetto per una passeggiata rilassante, appena fuori dal caos di Downtown.

michigan ave corktown detroit
Michigan Ave a Corktown

Michigan Central Train Depot

Conosciuta anche come Michigan Central Station è diventata nel tempo il simbolo del declino di Detroit. Una grande stazione ferroviaria totalmente abbandonata dal 1988.
Per fortuna nel 2018 l’intero edificio è stato acquistato dalla Ford e sarà totalmente rimesso a nuovo: vedremo cosa ne sarà!

Henry Ford Museum & Greenfield Village

Appena fuori da Detroit, a Deaborn (circa 20 minuti d’auto da Downtown) troverete la storia di Detroit, raccontata attraverso le collezioni e le invenzioni del magnate Henry Ford.
Ci vuole praticamente una intera giornata full immersion se vorrete fare le cose per bene, se siete di fretta potrete ridurre ad una mezza.

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Il bus dove Rosa Parks ha rifiutato nel 1955 di cedere il posto a un bianco

L’Henry Ford Museum (20900, Oakwood Boulevard, Deaborn) racconta la storia di Ford e degli USA attraverso cimeli dal valore inestimabile.
Troverete ad esempio auto storiche della Ford, la sedia dove sedeva Lincoln quando venne assassinato o l’auto su cui viaggiava John Kennedy quando gli sparano.
Andateci perché merita davvero ed potrete vedere con i vostri occhi alcuni cimeli che sono entrati nella storia del mondo.

Il Greenfield Village è un museo a cielo aperto che racconta e ricrea la vita degli USA dal 1800 a oggi.
Inaugurato nel 1933 è davvero un must insieme all’Henry Ford Museum (il biglietto cumulativo costa 50 $, ma li vale).
Fare un giro sulla storica Model-T della Ford è un’esperienza unica.

greenfield village detroit
Rievocazione di una battaglia della Guerra Civile americana

Motown Museum

2648 W Grand Blvd, Detroit
Tornando a Detroit, nel quariere di Hitsville per essere precisi, troverete quello che per me è il museo più interessante della città: il Motwn Museum.
Quella che era la casa discografica per eccellenza della “black music” oggi raccoglie dischi, cimeli mette in mostra le sue sale di registrazione.
Appartenevano a quest’etichetta artisti del calibro di Michael Jackson e Steve Wonder.