Info super importante!

Prima di partire per gli USA (o qualunque altra destinazione) non dimenticare di portare con te una buona polizza viaggio.
Ti aiuto io a scegliere quella giusta (con sconti super!)


Visitare il Kennedy Space Center di Cape Canaveral rappresenta il giusto complemento di una vacanza in Florida, così popolare fra noi italiani amanti del sole, del glamour e di Miami Vice (almeno per quelli della mia generazione…).

Il Visitor Center si trova nella contea di Titusville, sulla vasta penisola che protegge la “mainland” dall’Oceano da Daytona Beach fino a Port San Lucie. La location ideale grazie al clima favorevole, soleggiato per la gran parte dell’anno, e al relativo isolamento della zona fatte salve le migliaia di alligatori che ancora si aggirano indisturbati anche nei canali adiacenti al centro stesso. Una location ideale anche per i tanti turisti che la visitano ogni anno: meno di un’ora di auto da Daytona Beach e Orlando, circa tre ore e mezzo da Miami ma avendo l’accortezza di ricordare che la FL-528 (la strada più diretta) è una  Turnpike e quindi è a pagamento….e non accettano carte di credito….

La base è ancora in uso (sul sito del complesso è presente il calendario dei lanci)  era è stata anche implementata fino a farla diventare una sorta di via di mezzo fra un parco di divertimenti e un museo sulla conquista dello spazio, uno dei vanti nazionali di cui gli americani vanno più fieri. Una meta ideale per tutta la famiglia, una giornata culturale e rilassante dopo le fatiche di Disneyworld o degli Universal Studios.

Si visitano innanzitutto i padiglioni del Visitor Center entrando in un vero Shuttle, godendosi la simulazione di lancio nel simulatore, e aggirandosi fra razzi, attrezzature, filmati e giochi per tutte e età. E prenotando si può anche incontrare un astronauta.

Il vero clou si raggiunge comunque quando si sale a bordo di una delle frequentissime navette gratuite che portano i visitatori attraverso le tante tappe della visita guidata ai complessi di lancio ancora in uso (che si vedono da vicino, anche se non da vicinissimo) e agli hangar dove sono custoditi pezzi interessantissimi (non ultimo una intera sala controllo portata da Houston).

Io c’ero stato nel 1992 a vedere il lancio dello Shuttle con a bordo Malerba, il primo italiano a volare nello spazio, e quell’esperienza è ancora impressa in maniera indelebile nella mia memoria con il countdown, il rumore assordanti, la terra che trema e gli uccelli che fuggono in ogni direzione mentre la navicella vinceva faticosamente la sua battaglia contro la gravità terrestre.

Tornarci a distanza di tanti anni e leggere sul volto di mia figlia la stessa emozione….non ha prezzo.