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Un itinerario che in pochi giorni ci porta alla scoperta della Florida nella sua interezza: le spiagge più belle, le località alla moda di fama mondiale, i parchi dei divertimenti paradiso dei bambini, i parchi naturali con la loro bellezza selvaggia e l’arcipelago delle Keys con le sue incastonate nelle acque limpide del Golfo del Messico. Un’alternanza di relax, adrenalina e scoperta che rimarrà per sempre fra i vostri ricordi più belli.

L’itinerario proposto è adatto a famiglie di qualsiasi tipo e non risulta assolutamente impegnativo o pericoloso, dato che anche la visita ai parchi naturali può avvenire in modo semplice senza richiedere percorsi a piedi lunghi o tortuosi.

I periodi migliori per affrontarlo sono quelli di aprile-maggio o di settembre-ottobre, quando il clima è piacevole e non si soffre il caldo torrido e afoso tipico di questa zona d’America. Unica avvertenza è quella di controllare quale sia il periodo di aprile designato allo “Spring Break”, la tradizionale interruzione scolastica di primavera durante la quale la Florida diventa veramente affollata e gli spostamenti sono resi assai lenti e difficoltosi dal traffico.

Solo alcune autostrade sono a pagamento (le “Turnpike”) che solitamente non accettano carte di credito ma solo contanti.

Sono possibili ovviamente parecchie varianti: per esempio chi volesse potrebbe iniziarlo da New Orleans in Louisiana, che dista da Panama City che proponiamo quale “starting point” circa 460 km da percorrere sulla I-10. Oppure, ovviamente, è possibile aggiungere giorni a volontà, per esempio a Panama City per godere del suo mare o a Orlando per vistare altri parchi a tema!!

L’itinerario di viaggio in Florida

Giorno 1: arrivo a Panama City

Panama City è servita da uno dei più recenti aeroporti internazionali costruiti negli Stati Uniti, il Northwest Florida Beaches International Airport. Vi operano diverse primarie compagnie americane con arrivi da svariati aeroporti americani: per chi arriva dall’Italia il mio suggerimento è quello di fare scalo ad Atlanta in Georgia e poi utilizzare un volo interno per raggiungere Panama City. Dall’aeroporto la zona turistica di Panama City Beaches dista circa 33 chilometri. Le principali compagnie di noleggio auto sono presenti presso l’aeroporto.

Giorno 2: Panama City

E’ il momento di riprendersi dal jet lag a Panama City Beaches, che offre un arenile quasi ininterrotto lungo circa 45 chilometri di sabbia finissima e acque cristalline, sia riserve naturali come il St. Andrews State Park a quel totalmente selvagge come Shell Island. Chi cerca qualcosa di meno impegnativo non potrà comunque rimanere deluso visto che gli accesi alla spiaggia sono un centinaio. Sono disponibili anche aree dedicate a i cani.

La concentrazione di alberghi è elevata ma non claustrofobica, le attività diurne e notturne sono infinite, i ristoranti di ottima qualità.

Giorno 3: da Panama City a Orlando

Attraversiamo la Florida e portiamoci in una delle località più note al mondo. Si può decidere di volare direttamente sull’aeroporto di Orlando oppure guidare per circa 6 ore all’interno della Florida sulla I-10 e poi sulla I-75, alla scoperta di una realtà rurale fatta di contadini accaldati nei campi di frutta, molto diversa da quelle cui siamo abituati sulle copertine platinate. Qualunque sia la scelta, sarà un’ottima scelta!!

Giorno 4: Orlando

Orlando è una città che davvero non ha bisogno di presentazioni, dato che la fama dei suoi parchi a tema ha superato ogni confine. La Disney la fa da padrone con Disneyworld, che copre una superficie circa 111 chilometri quadrati, appena a sud ovest della città. Al suo interno sorgono 4 parchi a tema (Magic Kingdom, Epcot, gli Studios e lo Animal Kingdom), la zona dei ristoranti e dello shopping (Disney Downtown), 2 parchi acquatici, campi da golf e una serie di 36 resort grandi come Versailles. L’imbarazzo della scelta è davvero…imbarazzante!! Ma visto il richiamo che Disneyworld esercita sui bambini di tutto il mondo, gli Universal Studios sono stati aperti come main location proprio a Orlando. gli amandi di Jurassic Park, Harry Potter, Despicable Me e tanti altri non possono davvero perdersi una giornata (o anche 2…) in questo sconfinato sistema di parchi. Altrimenti si può optare per il Sea World, splendido parco dove il tema principale è il mare con attrazioni a sfondo acquatico e spettacoli di altissimo livello con animali marini quali delfini, foche, orche.

Giorno 5: Orlando

Ancora parchi a tema! Un secondo giorno per visitare quello che non si è visitato il primo giorno, una seconda occasione per tornare bambini!

Giorno 6: Orlando

Terzo giorno di parchi a tema ma, per chi fosse appassionato di volo o spazio, si possono percorrere circa 100 km verso est e visitare la celebre base NASA di Cape Canaveral. Si utilizzano la FL-50, un tratto di I-95 e un FL-406. La visita è articolata in 2 parti. La prima è quella che si svolge nella zona adiacente all’ingresso, dove si possono ammirare tutta una serie di manufatti connessi con l’attività spaziale: veicoli, navicelle, satelliti, Shuttle ormai dismessi, tute e altri reperti fanno bella mostra di sé, e non mancano filmati esplicativi e nemmeno un simulatore di lancio. Poi ci si può imbarcare sul pulmino che porta nella zona di lancio vera e propria, ormai dismessa. Qua si possono ammirare le rampe di lancio e gli annessi trattori per il trasporto, visitare una camera di controllo e soprattutto entrare in un hangar originale per vedere da vicino razzi di proporzioni gigantesche.

universal studios orlando florida

Giorno 7: da Orlando a Miami Beach

Circa 4 ore di auto sono necessarie per raggiungere Miami da Orlando, prima attraversando la pianura sconfinata della Florida e i suoi 1000 laghi utilizzando la E Irlo  Bronson Memorial Highway (192) e poi costeggiando tutte le località più famose di questo stato utilizzando la I-95: Palm Beach, Boca Raton Fort Lauderdale fino a Miami sono ormai una lunga distesa ininterrotta di ville da sogno e canali dove sfrecciano yacht da 1000 e una notte, ma rivendicano tutte la loro identità al punto che da disporre tutte di un proprio aeroporto internazionale. Una sosta in una di queste località è d’obbligo, bisogna solo scegliere!

Giorno 8: Miami Beach

E’ il momento di buttarsi nelle acque di Miami Beach in compagnia dei tanti VIP che frequentano questa località alla moda e il suo viale principale, Ocean Drive. Alberghi, ristoranti e 1000 possibilità di svago non mancano, ma attenzione a parlare italiano perché potreste essere facilmente capiti!!

Giorno 9: Miami Beach

Secondo giorno di mare, di spiaggia, di relax. Oppure si può andare alla scoperta di Miami, dei suoi musei, della sua art dicò, della sua anima latina che parla spagnolo e ben poco inglese. Basta poco per rendersi conto che l’atmosfera qua è diversa: più colorata, più caotica, più rumorosa di quella compassata che si respira solo poche decine di km più a nord.

miami beach florida

Giorno 10: Everglades

Da Miami raggiungere lo sconfinato Everglades National Park è semplice e veloce. Conviene puntare verso sud per raggiungere il Flamingo Point ed entrare nel parco da Florida City utilizzando la Fl-9336 che inizia alla fine della US-1 o della Florida Turnpike. Le Everglades sono un paradiso di biodiversità animale e vegetale, una zona tropicale negli Stati Uniti continentali, uno dei santuari degli uccelli migratori e delle affascinanti mangrovie. I veri dominatori sono però i rettili, e in particolare l’alligatore americano, e gli insetti. Per evitare i primi basta rimanere nei percorsi assegnati, peri secondi un repellente efficace è un must. Per il resto, è facile lasciarsi conquistare da questo luogo di bellezza sconfinata, sia passeggiando sia scegliendo un’escursione sull’acqua. Se volete immaginare il Paradiso in terra, andate alle Everglades.

everglades florida

Giorno 11: da Miami alle Keys

E’ giunto il momento di puntare all’ultima propaggine degli Stati Uniti, l’arcipelago delle Keys che con il suo arco si proietta nelle acque cristalline del Golfo del Messico. Da Miami si imbocca la US-1 che collega tutte le principali isole  e si percorre tutta per circa 4 ore, lentamente, toccando le acque limpide con le mani protese fuori dal finestrino. Sembra quasi di volare sull’acqua. Non è importante arrivare, l’importante è godere dello spettacolo!

Giorno 12: Keys

Non si alle Keys per le loro spiagge chilometriche, che sono quasi del tutto assenti. Si va per godere di uno stile di vita rilassato fatto di casette di legno, biciclette e cucina cubana. Fa eccezione Bahia Honda, una delle spiagge più belle d’America secondo me, con la sua natura che fa contorno, le sue acque verde smeraldo e il suo vecchio ponte ferroviario a testimoniare in modo non invasivo un’epoca che non c’è più. La sera si gode da Key West il celebre tramonto, si cena cubano, si visita la casa di Hemingway o si passeggia fra gli eccessi di Duval Street

florida keys

Giorno 13: Keys

Secondo giorno alle Keys, dedicato al Dry Tortugas National Park per visitare l’antico fortino o per fare snorkeling in una delle località più fantasmagoriche del mondo. La partenza via catamarano è da Key west (oppure si può optare per il noleggio di un aereo, o barca privata) e dopo avere navigato per 70 miglia si giunge su questa piccola isola, dominata dal fortino, la cui bellezza non lascia spazio alle parole. Volendo sull’isola è ammesso il campeggio.

Giorno 14 rientro

Ultimo giorno, si può rientrare in Italia volando dall’aeroporto delle Keys o da Miami.