Baltimora sembra soffrire di una sorta di complesso di inferiorità nei confronti delle sue nobili vicine: non può infatti vantare il blasone di Philadelphia e nemmeno la grandiosità scenografica di Washington DC, senza contare che solo pochi chilometri oltre si trova anche New York City.
Tuttavia anche Baltimora ha le sue qualità, le sue perle che meritano di non essere trascurate, magari in tour delle grandi città della East Coast che includa anche Annapolis e Boston, per essere sicuri di non fare torto a nessuna delle antiche “nobildonne” americane.
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Come Arrivare a Baltimora
Non ci sono davvero problemi per raggiungere Baltimora: oltre a disporre di un suo proprio aeroporto internazionale si può volare su uno dei 2 aeroporti di Washington DC, oppure su Philadelphia, oppure su uno dei tanti aeroporti di New York: tantissimi aeroporti allineati in pochi chilometri, uno dei corridoi dell’aria più caotici al livello mondiale.
Le metropoli citate sono collegate fra loro dalla I-95, mentre da DC si può utilizzare anche la Baltimore Washington Parkway oppure ancora la US-1. Ovviamente non è difficile credere che il traffico su queste arterie sia quasi sempre lentissimo e caotico e mette a dura prova i nervi di qualsiasi guidatore.
Un’ottima alternativa a questa isteria può essere il treno: Amtrak collega tutte le grandi città costiere e se prenotate con adeguato anticipo non vi costerà neppure troppo. Alternativa sicuramente più economica, ma che risente del traffico ed è un po’ meno comoda, è il bus. Controllate le compagnie Greyhound e Megabus.

Il Clima di Baltimora
Siamo vicinissimi a Washington DC, quindi il clima più o meno è lo stesso. Questo significa che troverete inverni decisamente freddi ed estati anche molto afose; questo significa che il periodo migliore per una visita a Baltimora ed alle vicine metropoli è la primavera inoltrata o i primi periodi autunnali, quando troverete anche il fenomeno del foliage (soprattutto più a nord, nel New England).
Proprio Ottobre e i primi giorni di Novembre possono regalare anche ritorni d’estate, grazie al fenomeno dell’Indian Summer; ma ricordate che può fare anche piuttosto freddo, quindi informatevi sulla situazione meteorologica poco prima della partenza. La pioggia è sempre possibile.
Quando sono andato io era metà settembre ed ho trovato una bella giornata di sole, poco sopra i 20 gradi di giorno, un po’ più fresco la notte.
Visitare Baltimora, cosa vedere
Una visita di Baltimora non può non partire dal suo celebre Porto fondato addirittura nel 1706, completamente riqualificato in tempi recenti pur conservando il suo antico fascino.
Fra le strutture moderne che vi sono state inserite il primato, in tutti i sensi (dimensioni, interesse, ecc) va sicuramente al National Aquarium, uno degli acquari più belli in assoluto di tutti gli Stati Uniti assieme a quello di Atlanta. Si devono dedicare svariate ore alla visita perché le occasioni per meravigliarsi di fronte alle sue tante, grandissime vasche sono davvero tante. Si tratta veramente di un posto magico, adattissimo ai bambini come agli adulti.

E appena usciti la meraviglia prosegue grazie alle tante navi storiche ormeggiate, incluso il sommergibile USS Torsks della Seconda Guerra Mondiale e l’antica USS Constellation, splendido veliero varato nel 1854 (l’ultima nave da guerra americana solo a vela, prima dell’avvento delle macchine a vapore introdotte da Fulton), che nobilita il molo con la sua linea elegante e il suo fascino senza tempo, degno di un’antica signora dei mari. Si possono visitare tutte, per assaporare un tuffo nel passato e vivere la gloria della principale Marina del mondo.
E se proprio siamo in vena di shopping, vale la pena spendere qualche minuto a Barnes & Noble , la celebre libreria, ricavata all’interno di una vecchia centrale elettrica: una location che rende aggirarsi fra gli scaffali un’esperienza davvero affascinante. E magari alla fine i bambini possono sfogarsi nel vicino Port Discovery Children Museum, un’esperienza elettrizzante per i bambini.
Oltre a questo museo sui generis, peraltro presente in tante città americane, Blatimore offre una lista quasi infinita di musei interessantissimi, fra cui lo splendido Baltimore Museum of Art che vanta una collezione di oltre 90.000 pezzi artistici provenienti da tutto il mondo.

I veri amanti del genere horror non possono mancare di visitare la casa in cui il celebre Edgar Allan Poe visse con la famiglia da quando aveva 23 anni, e in cui scrisse molte opere giovanili che venivano poi pubblicate su un giornale di Baltimora. E’ un’esperienza ricreata ad arte ma è innegabile che a distanza di secoli le visioni oniriche e terrificanti di Poe suscitino ancora in noi le più recondite paure ancestrali.
Un’esperienza diversa può essere quella di visitare il Lexington Market, che soge ancora nello stesso luogo in cui fu impiantato nel lontano 1782. Si tratta di un mercato dedito principalmente alla vendita di generi alimentari, e merita una visita per apprezzare una tradizione che negli Stati Uniti sta praticamente quasi scomparendo se si escludono i piccoli Farmers Market che vengono organizzati a cadenza settimanale.
Inoltre, forse meno nota di tante altre location analoghe presenti negli Stati Uniti, anche Baltimora ha la sua Little Italy (in questo caso davvero piccola), autentica proprio perché meno turistica di tante altre. Si può cenare italiano, si può giocare alle bocce, si può partecipare a uno dei tanti festival o iniziative culturali che tentano di mantenere intatta l’identità italiana dei suoi abitanti, anche ormai a secoli di distanza dall’arrivo degli avi. E ‘ proprio vicino al porto, ovviamente, e devo ammettere che la bandiera italiana viene spesso esposta con un orgoglio che noi italiani “veri” abbiamo forse smarrito nel corso degli anni.

Insomma, una città che va considerata con attenzione e non scartata a priori quando si decide di visitare le nobili vicine, proprio perché in grado di offrire uno spaccato di vita americana reale che le più celebri vicine spesso ci nascondono dietro l’apparenza turistica.
Hotel a Baltimora: dove dormire?
A Baltimora è bene restare in zona centrale, non perché fuori ci sia la guerra ma le periferie USA sono sempre posti abbastanza complessi e poi non ha senso effettuare troppi spostamenti con l’auto.
La zona di Inner Harbor è una delle migliori, una delle più richieste dai visitatori. Qui non avrete praticamente nemmeno la necessità di prendere mezzi per spostarvi in centro.
Altra valida soluzione sono le zone di Fells Point e Little Italy. Ricordatevi come sempre di leggere le recensioni degli hotel per capire se la zona è ok. Se siete in auto non dimenticate di trovare una soluzione per il parcheggio, l’ideale è se fosse l’hotel ad offrire questo servizio.