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So di essere ripetitivo, ma la grandiosità degli spazi che contraddistinguono il Colorado Plateau (la vasta zona geologica che insiste su Colorado, Arizona, Utah e New Mexico) rimane uno dei ricordi più impressionanti dei miei viaggi americani. Se a questo si aggiunge la varietà di forme con cui Madre Natura si è divertita a plasmare la terra malleabile e dal colore inconfondibile che si ritrova in questa zona, si capisce facilmente come l’effetto scenico sia assolutamente fantasmagorico. Il Bryce Canyon, devo dire, è uno dei luoghi meglio riusciti fra le tante meraviglie della zona!

L’emblema del Bryce sono gli Hoodoos, le particolarissime formazioni rocciose plasmate da millenni di piogge e venti. Queste imponenti colonne caratterizzano lo skyline che potrete ammirare immediatamente, dall’overlook sul Bryce Amphitheater.
Se avete tempo e modo, l’ideale è quindi prendere parte ad uno dei tanti trail disponibili: dopo approfondiamo meglio insieme.

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Come arrivare al Bryce Canyon National Park?

Il Bryce Canyon National Park si trova nella zona sud dello Utah, non troppo lontano (almeno in linea retta…) dall’Arizona, in quell’area d’America dove parchi, riserve, aree protette e altre meraviglie raggiungono la massima concentrazione. Questo significa che nei dintorni non ci sono grandi città e si deve mettere in conto di guidare per un po’ per arrivare dai grandi aeroporti tipo Las Vegas e Salt Lake City (servono poco più di 4 ore di auto da entrambe le città, da Las vegas esiste anche una compagnia di voli charter per il Bryce Canyon Airport).

La soluzione migliore è quindi quella di alloggiare in zona, in una delle tante piccole città che costellano la zona: Page è la più nota (meno di 3 ore), Kanab è più vicina ed è carinissima (circa 1,5 ore), da valutare anche Cedar City che può fungere allo scopo (anch’essa 1,5 ore) oppure Panguitch. Da queste città si percorre la piccola e scenografica UT-12 e poi si imbocca la UT-63 fino all’unico ingresso del parco posto a nord. Considerate le limitate dimensioni dei parcheggi durante l’alta stagione (quella estiva) vengono poste restrizioni agli RV (Recreation Vehicle, i nostri camper) ed è bene prenotare per tempo se si vuole alloggiare all’interno. Addirittura l’accesso al Full Moon Hike è regolamentato da una lotteria

Clima Bryce Canyon: quando andare?

Inizio con lo specificare che parco è aperto tutto l’anno, anche su durante l‘inverno sono possibili delle restrizioni.
Il Bryce Canyon Visitor Center è aperto tutti i giorni ad eccezione del Giorno del Ringraziamento, Natale e il primo gennaio. Per gli orari collegatevi al sito ufficiale su nps.gov

Gli inverni sono infatti piuttosto rigidi ed il rischio di nevicate è concreto: dalla metà di ottobre a tutto aprile le minime si mantengono sotto lo zero, luglio ed agosto sono caldisenza esagerare, e un po’ più piovosi degli altri mesi. La media di giorni con pioggia nel mese di Agosto è 7, 5 a Luglio.

Il periodo inoltrato va da fine Aprile alla prima metà di Ottobre; nei mesi primaverili ed autunnali la notte fa spesso molto freddo a causa di una forte escursione termica.
Se proprio dovessi indicare un momento ideale per la visita direi maggio-giugno e settembre.

Le precipitazioni, tolti i mesi centrali dell’estate si mantengono mediamente scarse durante tutto l’anno (3-4 giorni di pioggia al mese in media).

bryce canyon national park cosa vedere

Visitare il Bryce Canyon National Park

Visitare il parco è assai semplice: viste le dimensioni tutto sommato contenute è attraversato da un’unica strada sulla direttrice nord-sud, con una sola deviazione peraltro limitata in lunghezza. Dalla strada principale si accede a tutti gli overlook (punti panoramici), tutti rigorosamente puntati verso est, ai parcheggi e ai sentieri. Non c’è davvero il pericolo di perdersi.

Al Bryce Canyon si va per ammirare l’ennesima bizzarria di questo angolo del west americano: qua Madre Natura si è divertita a scavare gli hoodoos, uno dei fenomeni erosivi più bizzarri che vi possa capitare di ammirare. Persino descriverli è complesso, tanto sono strani: foresta di rocce? Cave senza il tetto? Camini fatati? Tende di roccia? Piramidi naturali? Ognuno può dare la sua definizione degli Hoodoos.

A me piace considerarli come lingue di fuoco che si innalzano maestose e imponenti dalla nuda terra. Probabilmente, nel corso dei millenni, i fenomeni erosivi hanno scavato nelle zone più friabili e le lingue che ancora resistono sono invece caratterizzate da roccia più dura. Ma quello che rende il fenomeno incredibile alla vista è la precisione geometrica con cui gli hoodoos sono paralleli fra loro, e il fatto che nel Bryce Canyon il loro numero sia prossimo all’infinito. Eì impossibile da credersi….non che siano formazioni sconosciute nel resto del Colorado Plateau (se ne trovano altri) o nel resto del mondo (si trovano anche in Europa), ma solo al Bryce Canyon hanno trovato “terreno fertile” e sono sorti in tale copiosa quantità, praticamene su ogni versante collinare. Pochi km quadrati su un territorio sconfinato.

Io li ho guardati, li ho ammirati per ore, e sono arrivato a considerale esseri viventi creati da un disegno superiore. Non sono riuscito a darmi altra spiegazione.

E poi sono andato a conoscerli da vicino. Sono tanti i sentieri che vi consentono di addentrarvi in questa foresta di rocce (alcuni anche veramente poco impegnativi) e di ammirare questi giganti dal basso. E’ come scoprire un mondo diverso, quasi alieno: voi siete piccoli, insignificanti, e questa sensazione aumenta mano a mano che scendete fino ad arrivare alla base. In quel momento le dimensioni ciclopiche degli hoodoos si manifestano in tutta la loro potenza quasi opprimente. Stupendo.

Per un’esperienza ancora più gratificante, bisogna scegliere con attenzione l’orario in cui si osservano gli hoodoos. E’ banale ricordare che la terra rossa tipica del Colorado Plateau si accende letteralmente al tramonto e all’alba, momenti in cui l’intera visione raggiunge contorni che definire onirici è quasi riduttivo. le fatiche dell’orario inusuale sono immediatamente ripagate dal panorama cui è dato di assistere.

Oltre a questo il parco offre uno degli ambienti luminosi meno inquinati di tutti gli Stati Uniti: l’osservazione notturna è una delle attività più gettonate all’interno del parco, incluso un festival d’astronomia a cadenza annuale.

visitare bryce canyon

La fauna del parco è vasta e diversificata, come lecito attendersi nei grandi parchi americani: in questo caso aiuta il fatto della considerevole estensione in altitudine del parco, che si può suddividere idealmente in tre zone ognuna caratterizzata dalla propria flora e quindi dalla propria fauna specifica. La palma dell’animale più simpatico va sicuramente allo Utah Prairie Dog, una specie attualmente a minaccia di estinzione che qua prospera tranquillo e sicuro in grandi famiglie. Conviene prestare particolare attenzione ai cartelli stradali posti lungo la via principale che segnalano la loro presenza, e il loro attraversamento……le tane sono davvero vicine alla strada e si tratta di animali rapidi e imprevedibili! Esistono programmi dedicati, a cura dei ranger, per osservare da vicino questi graziosi animali, addirittura celebrati dal Utah Prairie Dog Day che si tiene generalmente a giugno. In pratica sono trattati come vere e proprie star hollywoodiane!!

Non mancano gli animali pericolosi quali il Mountain Lion e l’immancabile serpente a sonagli.

Pianificare la visita al Bryce Canyon

Avrete compreso che visitare il Bryce Canyon è per molti versi simile al Grand Canyon: ci sono gli overlook, ovvero i punti di osservazione panoramica e poi ci sono i trail da intraprendere: cosa fare dipende dal tempo che avete a disposizione per la visita.

Gli overlook sul Bryce Canyon

Cosa più agevole da visitare e che non richiede nemmeno sforzi fisici, sono i vari overlook sparsi lungo l’unica strada che costeggia il Bryce Amphitheater.
Durante l’alta stagione è possibile parcheggiare nei pressi del Visitor Center e prenndere la navetta che ferma nei vari View Point, evitando così di perdere tempo a trovare parcheggio.

I punti di vista sono: Bryce Point, Inspiration Point, Sunset Point, Sunrise Point.

Trail sul Bryce Canyon

Il modo migliore per apprezzare a pieno un parco è prendere parte ad uno dei tanti trail disponibili.
L’ideale è farsi un’idea sul quale fare prima di partire, poi una volta arrivati dirigersi al Visitor Center per chiedere informazioni sui ranger che sapranno consigliarvi molto bene!

Prima di prendere parte al trail è bene valutare alcune cose:

  • il percorso deve essere adatto alle vostre possibilità fisiche, è bene non avventurarsi in trail troppo duri se non siete separati
  • occorre portarsi acqua a sufficienza e anche cibo ricordandosi di non sporcare assolutamente, non abbandonare alcun tipo di rifiuto e non dare da mangiare agli animali.
  • occorre essere vestiti in modo adeguato e indossare scarpe da trekking
  • ognuno è ovviamente responsabile della propria sicurezza

Scegliere il Trail giusto al Bryce Canyon

Per prima cosa vi segnalo il sito ufficiale dove trovate alcuni hikes da seguire: nps.gov/brca/planyourvisit/day-hikes.htm

La prima volta che sono andato ho preso parte al Navajo / Peekaboo Combination Loop, molto bello. Abbiamo camminato per poco più di 3 ore e quasi 8km.
La seconda volta abbiamo preso parte al Fairyland Loop Trail, 13 km. Entrambi sono molto belli.