Il Parco Nazionale della Death Valley (Valle della Morte) è davvero vasto, basti pensare che ha una superficie di ben 13.518 kmq, sorgendo per gran parte nello stato della California e per una piccola porzione in quello del Nevada. C’è tanto da vedere, a mio avviso è uno dei più grandi spettacoli che la natura del Nord America può offrire.
Un paesaggio davvero inedito, uno skyline che difficilmente troverete in altre regioni del pianeta terra. Questa enorme landa inospitale dove però, come sempre accade, alcune forme di vita, sia animale che vegetale, riescono lo stesso a prosperare. I visitatori di primavera più fortunati potrebbero avere il dono di ammirare la fioritura nelle vallate, in un magico contrasto di colori, di vita e di morte.
Prima cosa da segnalare è che, per fortuna, le strade primarie all’interno della valle sono asfaltate. L’off-road è generalmente non consentito senza apposita autorizzazione; quindi non avventuratevi perché oltre ad una multa potreste rischiare di danneggiare l’auto. Restate con le vetture nelle strade asfaltate e per il resto usate i piedi, facendo attenzione alle temperature.
Data la vastità ed il tempo che spesso è limitato, prima di partire è bene chiarirsi le idee su quello da vedere e da fare. Passo secondario ma fondamentale è munirsi di una buona mappa dato che i gps spesso non funzionano correttamente.
Qui potrete scaricare la mappa in pdf messa a disposizione dal sito nps.gov (organo ufficiale che gestisce i parchi).

Quando ho iniziato a pianificare la mia prima visita al Death Valley National Park ho subito compreso che c’è davvero tanto da fare e da vedere e che una buona pianificazione è molto utile sia per non perdere tempo, sia per evitare problematiche legate al clima e alla scarsità di pompe di benzina.
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Quanti giorni occorrono per visitare la Death Valley
Gran parte dei visitatori giunge nella Valle della Morte nel mezzo di un on the road e quindi spesso sta andando dallo Yosemite National Park verso Las Vegas o viceversa.
Moltissimi decidono di dedicare una giornata alla visita del parco, alloggiando nei pressi o proprio all’interno.
Diciamo che con un giorno, il meglio si riesce a coprire anche se resteranno fuori bei punti. Diverso è il discorso per meraviglie quali The Racetrack (più avanti spiego cos’è) per cui occorre organizzarsi con largo anticipo, avere dei permessi e un mezzo idoneo.
Come visitare la Death Valley
Si usa la macchina per raggiungere i vari punti dove che possono essere di osservazione oppure l’inizio di brevi trail. Ricordo sempre che è bene non sottovalutare la natura impervia della Death Valley, soprattutto se si va durante la stagione più calda.
Organizzatevi bene con vestiario adeguato, cappelli, acqua a volontà e cibo, evitando lunghe escursioni quando fa molto caldo. Anche con la benzina, come dicevamo è bene che vi organizziate.
Dove fare benzina nella Death Valley
Mentre scrivo ci sono solo due pompe di benzina all’interno del parco: a Furnace Creek e a Stovepipe Wells.
Pianificare la visita alla Death Valley
Per prima cosa, con mappa alla mano (va bene anche quella che vi ho linkato prima) definite quali sono i punti di interesse che non volete perdervi.
Fatto questo dovrete capire da che parte entrerete: prima di raggiungere il cuore, che è Furnace Creek, avrete quasi sicuramente di strada qualche cosa da visitare.
Cosa vedere nella Death Valley
Top attrazioni: il meglio della Death Valley
Visto il numero davvero importante di meraviglie che custodisce questo bellissimo parco della California, vorrei stilare un elenco che magari può essere utile a chi va, purtroppo, un po’ di fretta.
Quando provo a sintetizzare chiedo sempre ai miei lettori di non prendere tutto per legge: leggete, guardate foto, studiate; questo è il mio personalissimo elenco e magari lascia fuori qualcosa che voi non vorreste perdervi.
Badwater Salt Flats
Quando cercate le foto della Death Valley, la maggior parte di quelle che vi vengono fuori sono proprio delle Salt Flats, la vasta piana di sale di Badwater.
Siamo nel punto più basso del Nord America, – 86 metri sul livello del mare, in un paesaggio assurdo, quasi vi sembrerà di non essere più sul pianeta terra.

Si parcheggia l’auto e poi ci si può avventurare in questa incredibile distesa di sale, intervallata di tanto in tanto da qualche piccola pozza d’acqua (salatissima ovviamente).
Quando ci cammini sopra senti un calore assurdo che viene dal terreno, quindi nei mesi più caldi non si resiste troppo.
Incredibile all’alba o al tramonto, rovente col sole alto nel cielo. Non perdetevelo.
Dante’s View
Dante’s View è un po’ l’osservatorio della Death Valley, un punto di vista privilegiato per avere una bella panoramica dall’alto sul parco.
Vedrete tutta la vallata e le Pannamint Mountains, non perdetevi questo panorama!
Da quando si devia sulla 190 ci vogliono circa 25 minuti d’auto: si parcheggia vicino al punto di osservazione.
Mesquite Sand Dunes
Non è l’unico punto della Valle della Morte dove troverete delle vere e proprie dune di sabbia, stile deserto del Sahara, ma di sicuro sono le più vaste (40 kmq), famose e visitate.
Quando si parcheggia l’auto già si intravedono chiaramente all’orizzonte ma per apprezzarle al meglio dovrete andarci: per salire sulla più grande sono 1,5 km di “passeggiata” senza sentieri e poi c’è il ritorno: se fa troppo caldo non avventuratevi! Occhio agli animali selvatici.
Artist’s Palette
Mentre percorrete la Badwater Road c’è da fare una deviazione obbligatoria sulla strada di Artist’s Drive. Percorrendo la strada (a senso unico che si ricongiunge poi a Badwater Rd) inizierete ad ammirare (alla vostra destra) i colori pastello delle formazioni rocciose: tante tonalità dal rosso al blu!
Si può anche parcheggiare l’auto ed avvicinarsi con un breve trail: ma fatelo solo se il tempo è accettabile. Se è troppo caldo è bene prestare attenzione.
Zabriskie Point
Come vedrete dalla mappa ci si accede dalla Highway 190. Una volta parcheggiata l’auto scendete per una breve passeggiata ed iniziate ad ammirare il fantastico paesaggio lunare che offre questa vista sulla Death Valley, una delle più celebri e decantate.
Montagne che sembrano quasi fatte di panna, con colori che davvero sembrano lontani anni luce da quelli della terra. Ottimo punto per godere di uno splendido tramonto o di una fantastica alba. Vi ho già detto di fare attenzione al caldo?!
Cratere Ubehebe
Un’incredibile esplosione vulcanica ha creato questo enorme cratere, largo 800 metri e profondo 183 metri.
Non c’è molto da dire, andate e ammirate!
Per comodità, come suggerito dal National Park Service, dividiamo i punti di interesse in base alla zona. Naturalmente inizierete in base al punto di ingresso nel parco.
Furnace Creek Area (la più interessante)
Harmony Borax Works
La Death Valley era ed è una zona ricca di Borace (Borato di sodio). Prima del Furnace Creek Visitor Center c’è questa antica raffineria di borace è stata operativa solo dal 1883 al 1888. Potrete ammirare i vecchi strumenti con cui veniva estratto il borace. Interessante e tra l’altro di strada.
Zabriskie Point
Montagne di spuma…[vedi più in alto nella pagina]
Twenty Mule Team Canyon
Seguendo sempre la Hw190, dopo Zabriskie Point, seguendo una deviazione dalla strada arrivate a questo splendido canyon che deve il suo nome ad una spedizione di Borace (Borato di sodio) trainata da 20 muli. Un altro paesaggio incredibilmente stupendo, una chicca da non perdere assolutamente, anche perché la strada è percorribile da ogni auto. Siamo sicuri di essere sul pianeta Terra?
Dante’s View
Se volete vedere il panorama per eccellenza sulla Valle della Morte proseguite sulla 190 fino ad arrivare a Dante’s View, salendo fino ad una quota di ben 1669 metri sopra la Death Valley. Possono accedere alla strade tutti i veicoli non più lunghi di 25 feet (circa 7,7 metri). Preparate le vostre macchine fotografiche ed il vostro cuore, perché è li che rimarrà tutto questo! [vedi più in alto nella pagina]

Golden Canyon
Tornando indietro da Dante’s View dovrete ri-arrivare al Visitor Center e prendere nella biforcazione la Hw 178 e procedere. Il primo punto di interesse è proprio il Golden Canyon, il cui nome è dovuto al color oro delle rocce. Da qui è possibile iniziare lunghe camminate, sempre facendo attenzione e portando con se molta acqua!
Artist’s Drive
Lungo una deviazione c’è questa fantastica strada (one way, prendetela dal verso giusto) ai cui margini potrete ammirare un paesaggio che sembra davvero pennellato da madre natura. Colori incredibili! [vedi più in alto nella pagina]
Devil Golf Course
Una distesa di rocce e sale erose dal vento e dalle piogge nei millenni, il Devil Golf Course (“perché solo il diavolo potrebbe giocare a golf qui”). Un’altra view stupenda che vi introduce a quello che forse è il top del parco: Badwater!
Badwater
E’ qui che si raggiunge il punto più basso del nord america, -86 metri sotto il livello del mare. Una distesa di saline, di cristalli di sale, un paesaggio surreale. Stupendo, fantastico, incredibile: non ci sono aggettivi per descrivere bene la zona che al tramonto assume colori inediti. Questo è anche il punto più caldo del parco. [vedi più in alto nella pagina]
Natural Bridge
Dall’altra parte della strada rispetto a Badwater c’è questo ponte naturale scavato sulla roccia. Si possono intraprendere percorsi a piedi.
Panamint Springs Area (prossima all’ingresso venendo dallo Yosemite, sulla hw190)
Darwin Falls
Tra strade un po’ dissestate e una bella camminata potrete arrivare a queste incredibile cascate che sembrano sorgere dal nulla nel bel mezzo del deserto più arido del nord America. Considerate che un po’ di tempo per visitarle occorre!
Father Crowley Point
Prima di Pannamint Spring (dove c’è anche una pompa di benzina) troverete questa bella vista sulla vallata, creta da antiche eruzioni vulcaniche.
Wildrose Charcoal Kilns
Si tratta di 10 strane strutture a forma di alveare che troverete nei pressi di Wildrose. Costruite nel 1876 per fornire il combustibile per l’estrazione dell’argento e del piombo, ancora oggi noterete odore di fumo. Sono su una strada sterrata ma percorribile facendo attenzione.
Aguereberry Point
Altra vista sulla Death Valley, questa più alta rispetto a Dante’s View ma se non avete troppo tempo vi consiglio quest’ultima.
Scotty’s Castle Area (nord)
Scotty’s Castle
Come diavolo è finito qui questo castello? Questa è la prima cosa che vi verrà in mente vedendo lo Scotty’s Castle. Chiamato Death Valley Ranch è stato fatto costruire su indicazione del truffatore Walter Scott al milionario di Chicago Albert Mussey Johnson, dopo che questo era stato convinto ad investire su una non esistente miniera d’oro. Dopo che Johnson scoprì della truffa rimase comunque affascinato dal luogo e volle costruire lo stesso il castello. Tra l’altro i due rimasero incredibilmente amici.
Attenzione: chiuso fino al 2020
Ubehebe Crater
Una massiccia esplosione di origine vulcanica verificatasi oltre 300 anni fa diede vita a questo cratere, facilmente visibile anche dalla strada. [vedi più in alto nella pagina]
The Racetrack
Dopo l’Ubehebe Crater inizia una strada sterrata che porta nella zona più incredibile della Death Valley: sto parlando di The Racetrack.
Forse è il paesaggio più assurdo che offre il parco con le rocce che sono state spostate dal vento, lasciando dietro di loro una lunga scia. Una vista tra il meraviglioso e l’agghiacciante.
Purtroppo arrivarci non è per nulla semplice: la strada è lunga e dissestata e solo appositi veicoli da off road possono andarci. Sono 3 ore e mezza solo andata ed è un’escursione riservata solo a chi sa cosa sta facendo: non c’è segnale telefonico, è facilissimo distruggere una ruota.
Se desiderate davvero Andre dovrete pianificare tutto alla perfezione e chiedere ai ranger: fatelo molto prima di partire perché non è una stupidaggine e fare errori madornali è facile.
Non vi avventurate senza il consenso dei ranger!
Eureka Dunes
Le più alte dune sabbiose della California.
Stovepipe Wells Area
Mesquite Flat Sand Dunes
Fantastiche dune sabbiose, vi sembrerà di essere finiti nel Sahara. [vedi più in alto nella pagina]
Mosaic Canyon
Poco dopo lo Stovepipe Village c’è questo piccolo ed interessante canyon. Per un tratto potrete andare in auto ma poi dovrete scendere e continuare a piedi. Non prendete rocce da terra.
Salt Creek
Un insolito flusso di acqua salata che vede nella primavera il suo periodo migliore, quando il livello dell’acqua è più abbondante. Dentro ci sono dei pesci.
Titus Canyon
L’ultimo punto di interesse della nostra rassegna (quasi) completa sulla Death Valley. Si raggiunge tramite strada sterrata ed è uno dei canyon più imponenti della Valley.
Sulla strada verso Las Vegas, non perdetevi la città fantasma di Rhyolite.
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