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La Death Valley mi ha sempre incuriosito, sapevo che mi avrebbe affascinato ed infatti non ha minimamente deluso le mie aspettative.
La prima volta che sono stato in California, avevo un po’ snobbato questo stato ed essendomi concentrato su New Mexico e Arizona, della California avevo visitato solo la parte più a sud ovvero Los Angeles, la Orange County e SanDiego passando per il Joshua Tree.

Ovviamente avevo una panoramica un po’ distorta di questo stato che dalla Death Valley in su diventa meraviglioso, come è meraviglioso percorrere la Highway 1 costeggiando l’Oceano Pacifico.

La California è uno stato meraviglioso e merita di essere visto in ogni suo angolo.
Quando mi sono deciso a ripartire alla volta della California includendo la Death Valley erano gli inizi di un bel maggio: dirigendoci dallo Yosemite alla Death con la Tioga Road chiusa ci siamo spinti fino alla meravigliosa zona di Lake Tahoe attraversando deserto, neve e laghi ghiacciati. Una meraviglia!
La seconda volta siamo stati ad inizio settembre, siamo passati per la stupenda Tioga Road e ci siamo nuovamente diretti alla Death Valley.

Scusate per la digressione, era solo per dire che la California non è Los Angeles e che c’è un mondo da scoprire, Death Valley compresa.

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Viaggio nella Death Valley, la valle della morte

Il parco nazionale della Death Valley è situato a confine tra Nevada e California, a circa 200km da Las Vegas. Sono ben sei i punti di accesso alla Valle della Morte: uno a nord, uno a sud, due ad ovest e due ad est. Logicamente sceglierete l’ingresso che meglio si adatta al vostro itinerario di viaggio.
Una volta arrivati il paesaggio che si prospetterà dinanzi ai vostri occhi sarà una vallata desolata e sconfinata, un luogo senza tempo che molto ricorda la Luna. Non rimarrete estasiati dalla bellezza ma sarete colpiti da un fortissimo senso di abbandono: vedrete vecchie miniere in disuso, città fantasma, teschi di animali… insomma i resti di quello che un tempo (circa 10.000 anni fa) era un luogo rigoglioso, occupato da grandi laghi che, trasformatosi nell’attuale deserto, è divenuto teatro della famigerata (quanto poco fruttuosa) corsa all’oro di metà ottocento.

All’interno della valle la temperatura supera spesso i 45°C con una percentuale di umidità che rasenta lo zero. Nonostante l’inospitalità della zona, la Valle della Morte è abitata da centinaia di specie animali e da oltre seicento differenti specie vegetali. Tra la fauna che potrete incontrare troviamo coyote, scorpioni, serpente a sonagli, avvoltoi, …. addirittura nelle pochissime pozze e sorgenti rimaste nella valle si trovano alcune particolari razze di pesci, non male!

death valley informazioni di viaggio

Tante sono le attrazioni e i punti di interesse della Death Valley; per citarne qualcuno: Dante’s View offre una vista da 1669 metri di altezza sulle Black Mountain, nelle giornate più nitide è possibile ammirare contemporaneamente il punto più alto della Valley (Monte Whitney 4418m) e il più basso (Badwater a -86m che è anche la maggiore depressione dell’america del nord). Rhyolite è una città fantasma che ai tempi della corsa all’oro contava oltre 10.000 abitanti. Zabriskie Point dove si può ammirare un paesaggio lunare. Scotty’s Castle è una residenza costruita da un truffatore fintosi possessore di una miniera d’oro della Death Valley. A Mosquite Flat ci sono incisioni risalenti a oltre 5.000 anni fa. L’elenco è pressoché infinito, c’è molto più di quanto si possa pensare… andateci, armatevi di cartina e giratevela (a piedi solo per piccoli tratti mi raccomando…).

Death Valley: precauzioni per la visita

Prima di avventurarvi in questa terra a dir poco selvaggia, ci sono una serie di consigli riportati anche nel sito ufficiale del parco (link alla pagina) che è bene seguire perché relativi alla vostra sicurezza.
Prima di entrarvi fate il pieno di benzina (c’è una sola pompa) e di acqua potabile. Fare attenzione visto che le temperature elevate e l’aria condizionata accesa possono fare qualche danno alla macchina (radiatore ecc…). Portarsi sia cartine che telefoni cellulari anche se la copertura non è ottimale, troverete comunque cabine telefoniche lungo il percorso. Fate attenzione alle condizioni della strada per non rimanere bloccati. Tutti i consigli li trovate al link che vi abbiamo citato precedentemente.
Per il resto c’è poco altro da dire, giratela e non ve ne pentirete.

Geografia della Death Valley

Come dicevamo la Death Valley si trova nella California orientale, a confine con il Nevada dove il parco sconfina per una piccola parte.
All’interno di questa zona evidentemente desertica ed impervia troverete montagne, un enorme cratere vulcanico, un deserto sabbioso, una vasta distesa di sale ed anche una stupefacente depressione che vede il suo punto più basso a Badwater che segna -86 metri sul livello del mare (un cartello sulla sponda di un ammasso lo segnala chiaramente).

Pensate che qui prima, era paleozoica, c’era un mare caldo e poco profondo situato a latitudini equatoriali. Oggi di quel paesaggio restano poche indicazioni contenute nelle rocce di arenaria.
Nel corso dei millenni la zona si è trasformata in vasto deserto dove si sono alternate varie tribù di nativi: oggi restano pochi discendenti dei Timbisha.

Ne periodo della corsa all’oro la Death Valley fu teatro di una difficile quando poco fruttuosa ricerca di questo prezioso metallo.

Clima della Death Valley: quando andare

Come tutte le zone desertiche, anche la Death Valley fa registrare una forte escursione termica durante tutto l’anno.
Gli inverni fanno registrare temperature diurne temperate, intorno ai 18 – 20°C mentre di notte si scende poco sopra lo zero.
In primavera ed autunno, di giorno, può fare molto caldo, soprattutto a fine maggio e giugno e a settembre ottobre, con temperature che possono anche superare di 40°C.
Luglio ed Agosto sono mesi roventi e non è insolito arrivare a sfiorare i 50°C: questo significa che è bene fare molta attenzione a non disidratarsi, a proteggersi testa e pelle e a non fondere il motore della propria auto.

Il Death Valley National Park può essere visitato in ogni momento dell’anno; nei mesi invernali può però porsi il problema di come raggiungere il parco se si è in California: l’unica strada percorribile è spesso quella che fa il giro lungo a sud: organizzatevi bene.

Come arrivare al Death Valley National Park

Si può accedere alla Death Valley passando per uno dei 4 ingressi disponibili: nord, sud, ovest, est.
La Higway 190 attraversa in parco ed è la strada principale: Furnace Creek, cuore della Death si raggiunge proprio percorrendo questa strada. Aprite una mappa e avrete tutto molto chiaro.

Death Valley National Park da sud

Molti viaggiatori che entrano nel parco vengono da sud passando per Baker si può seguire la 127 e girare sulla 190 a Death Valley Junction. Alternativa meno agevole è svoltare prima, sulla 178 e passando così per Badwater.
Da Baker (CA) a Furnace Creek sono 185km. Con l’aiuto di Google Map potrete calcolare i tempi di percorrenza.

Death Valley National Park da est

Per chi proviene da Las Vegas ci sono due alternative: seguire la 95 oppure la 160: entrambe si ricongiungono a Death Valley Junction, da li si segue la 190 come sopra.

Death Valley National Park da ovest

Per chi proviene da ovest e quindi dallo Yosemite National Park, a Lone Pine ci si ricongiunge con la 190.

Death Valley National Park da nord

Si segue solitamente la 95 e a Beatty (NV), si svolta quindi sulla 374 verso ovest.

In ogni caso è consigliabile affidarsi a GoogleMap o servizi similar per calcolare al meglio i percorsi: in base a dove si entrerà ci si troverà sulla strada qualche attrazione da non perdere.
Quindi segnatevi su una mappa cosa volete vedere e in base e questo ottimizzate al meglio gli spostamenti: il parco è vasto e non ha senso vagare.

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Acquistare il ticket di ingresso alla Death Valley

In base a dove entrate avrete la possibilità di acquistare il biglietto di ingresso (obbligatorio): nel caso uno dei visitar center sia chiuso ci sono anche diverse macchinette automatiche (una al Furnace Creek Visitor Center)

  • Furnace Creek Visitor Center
  • Stovepipe Wells Ranger Station
  • Scotty’s Castle Visitor Center
  • Furnace Creek Campground kiosk
  • Lone Pine Interagency Visitor Center

Dove dormire nei pressi della Death Valley

Risulta piuttosto complicato dare indicazioni esatte su dove dormire perché dipende tutto dall’itinerario che state pianificando.

Se volete dormire all’interno del parco, soluzione comoda, interessante e poco economica avete poche alternative (da valutare per tempo, prima che finiscano la disponibilità).

Cliccate qui per vedere in dettaglio.

Se invece preferite dormire fuori ci sono molte alternative da valutare in base a dove volete fermarvi. Le più popolari sono:

  • Bishop, Big Pine o Lone Pine (ovest)
  • Beatty, Death Valley Junction (est)

Alcuni tirano dritto o provengono da Las Vegas.