Comprendere cosa vedere al Grand Canyon è più complesso di quanto si possa immaginare perché ci sono tanti ragionamenti che vanno fatti prima di partire. La base classica e semplice è quella di raggiungere il South Rim ed affacciarsi sui punti panoramici disseminati lungo la Desert View Drive. Ma fare solo questo può essere un po’ pochino…
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Visitare i grandi parche americani è sempre un’esperienza personale, e quindi non esiste l’itinerario migliore o “più giusto” di un altro. La vastità degli spazi è tale che risulta praticamente impossibile esplorarli in dettaglio a meno di dedicarvisi per la vita intera (recentemente è stato ritrovato in un parco della costa est un fucile della Guerra di Secessione che faceva bella mostra di sé da circa 150 anni, semplicemente nessuno era mai più passato nelle sue vicinanze), e le emozioni che offrono rientrano nella sfera assolutamente personale di ognuno di noi.
A questo va aggiunto il fatto che le strade asfaltate presenti all’interno di (quasi) ogni parco consentono a chiunque di godere almeno parzialmente delle bellezze incommensurabili che vengono offerte. E la cosa che colpisce è che gli spazi sono talmente vasti che l’asfalto, i parcheggi e il traffico non scalfiscono minimamente la poesia e l’atmosfera dei luoghi.
Per questi motivi, come anticipato, non esiste la “ricetta giusta”: trascorrervi qualche ora o addentrarsi per giorni nella natura più selvaggia possono essere entrambe esperienze indimenticabili. Basta sapere che cosa si sta cercando e perseguire l’obiettivo.
Solo un consiglio mi sento di dare, quello di evitare di analizzare le cose con la prospettiva tipica di noi europei ma osservare con animo libero e apprezzare ogni cosa per quello che è.
Le Rim (sponde) del Grand Canyon
La prima cosa da comprendere è che il Grand Canyon National Park è vastissimo (l’area protetta è di quasi 5000 km quadrati ed è solo 11sima per dimensione tra i parchi USA) e ci sono più sponde in cui osservarlo, ognuna delle quali non è affatto collegata all’altra, quindi di norma se ne sceglie una.
La scelta di solito ricade su quella che più vi ispira e che meglio si inserisce nel vostro itinerario se andate durante la bella stagione. In inverno le scelte sono più obbligate.
La porzione più popolare e visitata è la South Rim che si raggiunge agevolmente da Flagstaff o Williams in Arizona. Da Las Vegas sono circa 450km.
La North Rim è decisamente più selvaggia e meno battuta dal turismo (in alta stagione non pensiate comunque di essere da soli) e dista circa 125km da Kanab (cittadina carinissima); non ci sono tavole calde nei pressi ed il Visitor Center è chiuso in inverno.
Grand Canyon West è facilmente raggiungibile da Las Vegas e spesso è la meta prediletta per i day tour dalla “città del peccato”.

Ho avuto modo di visitarli tutti e per me, North Rim e South Rim sono sicuramente il top. La parte West è più bassa e quindi da meno la sensazione di “Grand“, magari va vista prima della North o della South per non rimanere un po’ delusi (non fraintendetemi, è comunque bellissima).
Quindi la prima cosa che dovrete fare è scegliere quale parte del Grand Canyon visitare!
Visitare la South Rim
La visita più semplice e meno impegnativa che si può organizzare per apprezzare la bellezza terrificante del Grand Canyon è quella dal South Rim. Percorrere con la propria auto i circa 40 km della Desert View Drive che separano il Navajo Point dal Visitor Center, approfittando dei tantissimi punti panoramici che si incontrano per strada, consente di godere di panorami che si perdono nell’immensità dell’infinito.
Una strada panoramica che va percorsa lentamente , per godersi fino in fondo uno degli spettacoli più fantasmagorici che la Natura offre. Poco dopo il Navajo Point si può salire sulla Desert View Watchtower, che offre la vista finale del canyon mentre il fiume imbocca la direttrice nord, e del Painted Desert.

La visita dal south Rim è di gran lunga quella più gettonata dai milioni di turisti che ogni anno decidono di visitare il Gran Canyon. Al Grand Canyon Village ci sono tavole calde, lodge, market e molti altri servizi.
Molti dei trail più famosi si trovano qui, io ho provato il South Kalibab Trail, che scende fino al letto del fiume Colorado (ma dovete dormire li e ripartire il giorno dopo) ed il facile Rim Trail che è adatto a tutti e dura quanto volete voi. Naturalmente anche se intraprendete il South Kalibab Trail potete arrivare a metà percorso e poi tornare indietro.
Visitare la North Rim
Chi preferisce un’esperienza più personale deve invece puntare sul North Rim, alto quasi 3000 metri, mettendo in conto il maggior percorso necessario per arrivare a prescindere da dove ci si trovi. Una volta lasciata la macchina si potrà raggiungere facilmente il Bright Angel Point (il punto dell’Angelo che splende, un nome veramente evocativo) e osservare la vastità della ferita inferta dal possente fiume alla terra.
Noi abbiamo intrapreso parte del North Kalibab Trail e abbiamo percorso le 20 miglia della Cape Royal Road, la strada che conduce a tanti stupendi punti panoramici. Il Visitor Center della North Rim è aperto da maggio ad ottobre (informatevi sulle date precise).

Visitare Grand Canyon West
La porzione ovest si trova comunque all’esterno del territorio protetto dal national Park Service. Si deve raggiungere il Grand Canyon West, un centro gestito dai nativi Hualapay (http://www.grandcanyonwest.com) utilizzando una strada che ad oggi risulta ancora essere parzialmente sterrata.
L’attrattiva principale del centro è lo Skywalk (il biglietto è piuttosto caro), un ponte a forma di ferro di cavallo che si affaccia nel vuoto, proprio sopra il canyon, e offre una vista mozzafiato anche grazie al fatto che il pavimento è di vetro. Questa discussa costruzione, che ha fatto urlare i puristi allo scempio, offre letteralmente la possibilità di camminare nel vuoto. E’ sicuramente un artificio in un santuario naturale, ma i nativi devono pur sopravvivere e chi ha visto le condizioni di vita in cui normalmente versano sa quello che dico.
Qui il Grand Canyon è meno profondo ma può essere una zona facilmente raggiungibile con un day trip da Las Vegas.

Hiking: Escursioni nel Grand Canyon
Scendere nel Grand Canyon è sicuramente un’esperienza indimenticabile. I sentieri disponibili sono davvero tanti e antichissimi, utilizzati dai primi abitanti della zona, e consentono di scendere fino al letto del fiume per godere della sensazione di sentirsi insignificanti di fronte all’immensità,mentre si ammirano le pareti scavate pazientemente dal fiume alte oltre 1500 metri.In questo caso è bene organizzarsi per tempo, perché gli alloggi disponibili lungo i sentieri sono gettonatissimi e vengono prenotati mesi in anticipo.
Inoltre è necessario andare bene preparati, perché se c’è una cosa che ho imparato dei parchi americani è che i pericoli segnalati sono reali. e mai esagerati. La disidratazione è il pericolo principale di questo tipo di attività, pertanto è bene seguire le indicazioni e percorrere i sentieri negli orari suggeriti, ovviamente senza dimenticare che i moltissimi animali predatori (alcuni imponenti e maestosi, altri ben più subdoli) sono i veri dominatori e non intendono cedere facilmente lo scettro del dominio. E’ possibile anche organizzare discese a dorso di mulo, per chi vuole provare un’esperienza “wild west”.

Nel sito del National Park Service troverete tante proposte di itinerario suddivise per lunghezza e difficoltà: l’importante è non esagerare, sapere bene cosa si sta facendo, avere acqua a sufficienza e calcolare bene le pause.
Ma esistono molte altre possibilità di ammirare nella sua interezza la magnificenza del Grand Canyon, per esempio sfruttando uno dei tanti tour in elicottero disponibili da Las Vegas. Non posso raccontare tale esperienza perché mi manca, ma a giudicare dalle foto aeree del grand Canyon credo che non esistano parole per descrivere quale spettacolo si può ammirare dal cielo.