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Ok, il Great Basin National Park non può essere annoverato tra i più grandi parchi USA, quelli che da soli valgono il viaggio. Quando siamo andati eravamo praticamente soli, Visitor Center deserto con una sola (e gentilissima) ranger, pochissime persone incontrate durante il trail. Eppure questo parco ci ha profondamente colpiti, il suo essere nel bel mezzo del nulla, lo scarso affollamento (almeno se vai un infrasettimanale di fine settembre) e i fantastici panorami ci ha permesso di vivere una bellissima esperienza, in un angolo d’America meno conosciuto. Se passate dal Nevada orientale fermatevi, non ve ne pentirete!

Nome Ufficiale: Great Basin National Park
Stato: Nevada
Anno di istituzione: Gennaio 1939
Superficie: 312,3 kmq
Sito Ufficiale: nps.gov

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Visitare il Great Basin National Park: informazioni utili

Il Great Basin National Park sorge nel Nevada centro orientale, quasi a confine con lo Utah e può facilmente essere incluso in un On the Road alla scoperta di questi due meravigliosi stati. Noi siamo partiti da Las Vegas e dovevamo recarci a Salt Lake City; nel mezzo volevamo vedere le Bonneville Salt Flat (l’enorme distesa di sale dove fanno test di veloità con mezzi vari). Così abbiamo deciso di dormire nella piccola (e un po’ desolata) Ely per poi visitare il Great Basin: una scelta di cui non ci siamo affatto pentiti.
Il parco sovrasta letteralmente il piatto deserto del Nevada, le Lehman Cave (grotte da visitare) sono a circa 2080 metri, lo Stella Lake è a 3300 e il Wheeler Peak a 4011 metri. Quindi si passa dal visitori center della piccolissima Baker che è a circa 1600 metri d’altitudine e si sale per iniziare il trail prescelto. Come vedremo ci sono di varia difficoltà, in ogni caso passati i 3000 metri l’aria si fa un po’ più pesante.

Raggiungere il Great Basin National Park

Il Great Basin National Park si raggiunge in auto, gli aeroporti più vicini sono Las Vegas a circa 490km e Salt Lake City che dista invece 390km. Non servono auto particolari, non è richiesto un fuori strada se si resta nelle vie principali; i parchi USA, come sempre, sono ottimamente organizzati e potrete guidare su una tortuosa ma ben asfaltata strada che sale verso il parco: salendo potrete ammirare scorci da cartolina davvero suggestivi.
Arrivati a Baker, dove troverete al massimo un paio di tavole calde e una pompa di benzina (quando siamo andati noi funzionante), girate per la Lehman Caves Road che vi porta prima al Visitor Center (dove è sempre bene passare per chidere info e schiarirsi le idee sul trail scelto) e poi su verso il Parco o le Caves.

Quando andare al Great Basin: il clima

Dare delle indicazioni precise sul clima è complesso considerando che ci sono ben 2400 metri di dislivello tra la valle e la cima di Wheeler. Diciamo che il periodo che va da maggio alla prima metà di ottobre è solitamente quello più indicato per visitare il parco. In basso può fare piuttosto caldo nei mesi di giugno, luglio ed agosto ma salendo poi si sta solitamente più freschi.
Nonostante il clima desertico che porta a drastici crolli della temperature nelle ore notturne, durante l’estate sono possibili temporali pomeridiani. Nei punti più elevati il rischio neve è quasi sempre presente.

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Quando andate portate semore con voi acqua a volontà, cibo, un keeway e preferibilmente indumenti di ricambio. Vestitevi adeguatamente, da trekking (anche se sceglierete un percorso semplice).

Lehman Caves Visitor Center: aperto tutto l’anno escluso Natale, Ringraziamento, Primo dell’Anno con orario 8:00 – 16:30
Baker Visitor Center: aperto nei mesi estivi con orario 8:00 – 17:00

La bella Wheeler Peak Scenic Drive è asfaltata e aperta sempre, nel tratto più alto lo è solitamente da giugno a ottobre (neve permettendo). Nel sito ufficiale del NPS troverete tutte le informazioni aggiornate sugli orari dei Visitor Center, sulle condizioni meteo attuali, nonché su avvisi particolari.

Cosa vedere al Great Basin National Park

Dipendentemente dal tempo che avete a disposizione potrete scegliere cosa visitare all’interno del Parco. Discorso a parte sarà fatto per le bellissime grotte, Lehamn Caves, che potrete decidere di vistare oppure preferire del trekking in uno dei trail proposti dal National Park Services.

Wheeler Peak Scenic Drive

Questa strada che sale verso la cima del Great Basin è un must. Come detto è tutta asfaltata e, nonostante la pendenza molto importante e le possibili raffiche di vento, può essere percorsa in auto senza grossi problemi (andando molto piano e facendo attenzione), neve e ghiaccio permettendo. Le 12 miglia della Wheeler Peak Scenic Drive offrono scorci fantastici, sarete “costretti” a fermarvi continuamente a fare foto e ad ammirare silenziosamente il panorama.

Lehman Caves

L’attrazione più gettonata del parco sono le Lehman Caves che possono essere visitate solo guidati dai ranger. Il costo per la visita delle grotte varia in base al percorso scelto: per orari e tarigge aggiornate consigliamo di visitare il sito ufficiale del NPS. Ricordiamo che l’ingresso non è compreso nell’Annual Pass del National Park Service.
Prima di entrare vi faranno domande per capire se siete già stati in altre grotte e potete affrontare tranquillamente “l’avventura” e se i vostri indumenti/accessori sono già passati in altre grotte (per evitare contaminazioni).
Con le luci colorate le caverne sono davvero belle, anche se qualche speleologo potrebbe storcere il naso. Sia il percorso breve Lodge Room Tour (60 minuti), sia con quello lungo Grand Palace Tour (90 minuti), scoprirete spazi bellissimi, con stalattiti, stalagmiti e trante altre formazioni. Non sono un esperto in speleologia o geologia ma posson dirvi che è una bella esperienza.

Cielo Notturno

Altra grande attrazione del parco è il cielo che potete ammirare di notte. Dovete sapere che il parco è stato annoverato International Dark Sky Park dalla International Dark Sky Park Associtation che raccoglie quei luoghi nel mondo privi di inquinamento visivo. Questo significa che se avrete la fortuna di trovare il cielo terso e magari una luna non piena vedrete qualcosa di spettacolare. Le stelle come non le avete mai viste, sarete in grado di ammirare il braccio della Via Lattea. Vi assicuro che è qualcosa di straordinario.
Visitate il sito ufficiale del parco perchè nei mesi estivi si tengono eventi astronomici davvero molto interessanti.

Bristlecone pines

Questi pini a volte millenari sono i custodi del Great Basin National Park. In alcuni trail, tra cui ilo Bristlecone Trail, potrete ammirarli in tutta la loro anzianità, alcuni morti qualche secolo fa sono praticamente pietrificati. Sotto alcuni di questi pini ci sono anche le date della loro vita.

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Escursioni al Great Basin: i migliori Trail

Alpine Lakes Loop Trail (4,4 km complessivi)

Uno dei trail più battuti ed interessanti è questo che non è molto lungo, non è molto difficile e regala splendide viste sul parco e sul Wheeler Peak. I due laghetti montani sono davvero carini e possono essere il luogo dove fare un pic nic. Con una piccola deviazione si possono ammirare anche i Bristlecone Pines, procuratevi la mappa del parco e chiedete info al Visitor Center. Trovandosi ad un altitudine che va a superare i 3000 metri, l’aria sarà un po’ pesante ma andando piano non avrete problemi. Si parte da Bristlecone Parking Area.

Bristlecone Trail (4,6 km)

Il trail porta alla scoperta dei Bristlecone Pine, alcuni dei quali sono millenari. Sotto le piante troverete le targhe con informazioni tra cui l’età.

Wheeler Peak Summit Trail (14 km)

Questo è probabilmente uno dei trail più difficili del parco, si parte da Summit Trail parking area per arrivare simo alla cima del Wheeler Peak. I ranger consigliano di iniziarlo molto presto la mattina anche per il rischio dei temporali pomeridiani. Se avete intenzione di andare chiedete info al visitor center!

Baker Lake Trail (19,4 km)

Il trail più lungo del parco inizia alla fine della Baker Creek Road e vi porta alla scoperta di bellissime vedute e termina al bel Baker Lake, lago alpino molto bello.