Gli Stati Uniti sono un caleidoscopio di bellezze naturali estremamente diverse fra loro, destinazioni irresistibili per chi ama spazi aperti, gli outdoors.
Fuori dalle luci abbaglianti di Las Vegas, ma ad una distanza tale da renderla un’escursione da non perdere quando si è nell’area della “sin city”, la Valley of Fire è uno dei tanti capolavori creati da Madre Natura. Non sempre viene inserita nei tour classici dell’ovest anche se in realtà merita decisamente di essere visitata. E allora partiamo alla scoperta di questa meraviglia.
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Geografia della Valley of Fire
Il Nevada è uno degli stati che compongono l’ovest americano ed è proprio qui che andiamo, più precisamente nel deserto del Mojave, condiviso con la California in gran parte ed in minima parte con Arizona e Utah.
Questa è anche l’area in cui il fiume Colorado, dopo aver raccolto l’acqua dei suoi tributari nel suo lungo cammino, viene racchiuso dalla Hoover Dam a formare il lago artificiale Mead. Questa diga consente la sopravvivenza di Las Vegas e sostiene la vita di altre aree negli stati confinanti di California ed Arizona.
Proprio in questa zona, fra valli ed aree desertiche si è formata nei millenni la Valley of Fire; il paese più vicino è Overton (nella Moapa Valley) a circa 20 minuti ma la città di maggior richiamo in zona è sicuramente Las Vegas a solo un’ora d’auto.
Come arrivare alla Valley of Fire
Aereo: l’aeroporto più vicino è il McCarran International di Las Vegas che effettua collegamenti anche con l’Europa. All’arrivo consiglio di noleggiare un’auto ed assaporare la libertà di esplorare la zona in autonomia.

Arrivare in auto
Da Las Vegas si prende l’I-15N e poi s’imbocca la Valley of Fire Highway, l’arteria per accedere al parco, una strada panoramica asfaltata di 38 chilometri che taglia la valle. Dopo circa 17 chilometri si raggiunge il gate d’ingresso al parco e da quel punto la strada diventa ancor più scenica perché si sviluppa fra i rilievi desertici.
Se siete già a Las Vegas e desiderate noleggiare un’auto per non perdere questa escursione potete trovare le maggiori compagnie come Avis, Hertz, Budget, Dollar ed Enterprise lungo il Las Vegas Boulevard.
Clima nella Valley of Fire
Da maggio a settembre la temperatura può raggiungere i 40° anche se il clima asciutto rende più sopportabili le temperature elevate. L’inverno non è particolarmente rigido anche se l’escursione termica fra giorno e sera è significativa e dopo il tramonto è freddo. In questa stagione non ci sono molti turisti e può essere una buona occasione per godere le bellezze del parco senza affollamento.
Il periodo migliore per visitare la Valley of Fire
I periodi migliori per una visita sono la primavera e l’autunno quando le temperature si aggirano intorno ai 20°-27°. Durante tutto l’anno è possibile qualche piovasco e, volendo fare una distinzione, in linea di massima il mese con meno precipitazioni è giugno mentre quello in cui piove un po’ di più è febbraio.
Origine del nome “Valley of Fire”
È stata chiamata “Valle di Fuoco” per le sue formazioni di arenaria rossa che sembrano infuocarsi quando riflettono i raggi solari. Il nome è stato pensato nel 1920 da un impiegato della motorizzazione americana che viaggiava attraverso la valle al tramonto e a quanto pare la proposta fu apprezzata.
Storia
Fin dall’antichità la bellezza di questo sito è stata apprezzata. La tribù degli Anasazi ha abitato in queste terre della Moapa Valley e la testimonianza della loro permanenza è evidente nei petroglifi incisi sulla roccia in varie aree del parco. Troviamo disegni che rappresentano animali, persone e figure geometriche.
Chi erano gli Anasazi? Appartenevano ad una delle tribù di indiani Pueblo. Alcune di esse, ad esempio gli Hopi, vivono ancora nel sud-ovest americano. Gli Anasazi vivevano in caverne che usavano come abitazioni ma soprattutto come rifugio. Sulla loro scomparsa non c’è un’esatta teoria. Nelle vicinanze della Moapa Valley ora vivono gli indiani Paiute. Già nel 1912 era stata costruita una strada (Arrowhead Trail, ora I-15) che collegava Salt Lake City a Los Angeles tramite Las Vegas permettendo alla gente di raggiungere anche il sito della Valley of Fire, il più grande e vasto parco del Nevada, poi istituito e “battezzato” ufficialmente nel 1935.

Perché visitare la Valley of Fire?
Il parco è noto per le sue formazioni rocciose in arenaria formate nel corso dei millenni. Spiccano tonalità rosse, rosa, ruggine, arancioni, beige e marrone chiaro. I colori brillanti sono dati da minerali come silicio e manganese. L’erosione dal vento e dall’acqua continuano a modellare il panorama creando forme particolarmente scenografiche. La suggestione aumenta quando i colori sono più accesi ed intensi all’alba e al tramonto.
Cosa Vedere nella Valley of Fire
Anche se già la visione d’insieme regala grandi emozioni, all’interno del parco ci sono punti specifici in cui soffermarsi o addentrarsi.
Arch Rock ed Elephant Rock prendono il nome proprio dalla loro forma che ricorda rispettivamente un arco e un elefante. Balanced Rock, consiste in una sovrapposizione di rocce dalle forme tondeggianti poste una sopra l’altra curiosamente in equilibrio.

Fire Wave, che dà proprio l’impressione di essere su dune di sabbia, con le onde create dal vento e spettacolari striature rosso-marroni. Al tramonto i colori diventano più violacei.
Pink Canyon è un piccolo e stretto canyon dalle pareti color rosa pastello. Si attraversa percorrendo un camminamento di sassi e sabbia ed è un luogo molto suggestivo.
Beehives sono grandi strutture in arenaria a cui l’erosione del vento e dell’acqua ha dato la forma di alveare.
Atlatl Rock è uno dei migliori siti del Nevada per quanto riguarda i petroglifi. Per raggiungere la roccia con le incisioni si fa uso di una lunga e solida scala in metallo. Il masso prende il nome da una lancia in legno di quasi 1 metro usata dai nativi americani come arma per la caccia.
Silica Dome è una grande roccia quasi interamente in silice da cui spiccano i colori bianco e rosso intenso dati da piccole parti in ferro.
Seven Sisters è un insieme di sette formazioni rocce raggruppate e proiettate verso il cielo.
La Fire Cave (anche Windstone Arch) è uno dei punti più scenici per la presenza di archi e di una spettacolare cavità nella roccia in arenaria.
Rainbow Vista è un’area panoramica leggermente rialzata la cui veduta su rocce multicolori si estende per molti chilometri.

Sentieri e trail nella Valley of Fire
Il Fire Wave Trail attraversa le suddette spettacolari rocce a forma di duna con le strisce di colore beige, rosso e arancione. Il panorama del White Domes Trail mostra tutto il suo incanto attraverso scenari dalle forme e colori differenti. Di grande effetto anche il Rainbow Vista Trail affiancato da rocce in arenaria con marcate sfumature di colore. L’inizio del sentiero è molto sabbioso.
Lungo Mouse’s Trank Trail si trovano molti petroglifi. Per raggiungerlo si passa attraverso uno stretto canyon dalle tinte rossastre. Il Crazy Hill Trail è un percorso scenico gradito a chi ama passeggiare e a chi predilige correre. Pinnacle Loop è uno dei sentieri più lunghi in sabbia e ghiaia dove crescono anche cespugli e fiori fra le formazioni rocciose.
Oltre alle camminate è possibile scalare (con i permessi) le alture ed andare in bicicletta in aree consentite. Queste sono attività popolari fra gli amanti degli sport all’aria aperta, che oltre a divertirsi possono godere di un meraviglioso panorama.
Se non amate fare molta attività fisica o la temperatura non è di vostro gradimento è possibile godersi la Valley of Fire in auto e fermarsi ad ammirare i bellissimi panorami che cambiano ad ogni curva.

Di quando in quando nel parco si vede spuntare qualche pianta o cespuglio come rabarbaro selvatico, salvia del deserto del Mojave, cactus dalla coda di castoro, calendula del deserto, primula delle dune e malva del deserto. In primavera inizia il periodo della fioritura.
Le strisce di terra fangosa e i ruscelli presenti sono la manifestazione di un’evoluzione che ha portato in superficie questa valle un tempo sommersa dalle acque.
Presso il Visitor Center si svolgono mostre ed esposizioni riguardanti l’ecologia, la geologia e la preistoria del parco. Si trovano informazioni anche sugli animali che lì vivono, ad esempio: roadrunner, coyote, colibrì, lucertole, tartaruga del deserto, antilope dalla coda bianca, scoiattolo di terra, falco dalla coda rossa, pecora delle Montagne Rocciose (bighorn sheep) del deserto e lepre nord americana (jackrabbit) dalla coda nera. Il Visitor Center è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 16.30 e si trovano brochure, libri e souvenir.
Informazioni Utili
Presso la biglietteria viene fornita la mappa del parco dove sono evidenziati i punti d’interesse in modo da raggiungerli facilmente.
La Valley of Fire è accessibile tutto l’anno dall’alba al tramonto al costo giornaliero di 10$ per veicolo. Una giornata è sufficiente per avere una buona visione del parco.
È possibile sposarsi nel parco ottenendo il permesso presso la Valley of Fire State Park Weddings. Il luogo della cerimonia e i siti per le foto vengono concordati assieme all’ente preposto.
È anche una location popolare per riprese pubblicitarie, spettacoli e film. Sono state girate le scene delle corse in auto in Viva Las Vegas del 1963 interpretato da Elvis Presley. La zona di Silica Dome è il punto dove è morto ed è stato sepolto il capitano Kirk nella saga di Star Trek del 1994. Nel parco c’è anche il luogo noto come pianeta Veridian III sempre nella serie Star Trek.
- nelle stagioni più calde è indispensabile proteggersi con crema solare, occhiali da sole e cappello.
- indossate scarpe con cui vi sentite confortevoli e sicuri a girare su roccia e sabbia.
- portate con voi dell’acqua particolarmente in estate.
- molte aree del parco non hanno copertura per l’uso del cellulare e non è disponibile il wi-fi.
- il parco è pet friendly ma il vostro amico a quattro zampe deve essere al guinzaglio.
- ci sono aree coperte dove è possibile fare un pic-nic.
- il Visitor Center vende panini e qualche snack ma è comunque possibile portare il proprio cibo.
- per la vostra sicurezza è importante seguire le regole del parco.
- non dimenticate di portare con voi la macchina fotografica.
- nel paese di Overton è possibile fare rifornimento di benzina.
La città di Overton con una popolazione di circa 1.600 abitanti si trova nella Moapa Valley ad un’altezza di 751 metri. È il paese della valle più vicino al parco. Qui si può pernottare e rifocillarsi. Nella stessa valle si trovano i piccoli paesi di Logandale a circa 25 minuti, Moapa e Glendale a circa 40.
Dove dormire nei pressi
E’ possibile pernottare all’interno della Valley of Fire presso i due campeggi: Arch Rock Campground e Atlatl Rock Campground, aperti tutto l’anno. Le strutture sono accessibili 24 ore e non è necessaria la prenotazione. Sono fornite di, bagni, docce, focolare, acqua potabile, stazione di scarico, griglie per il barbeque e tavoli da pic-nic. Si può soggiornare in tende, camper e roulotte. Gli animali domestici sono i benvenuti al guinzaglio ma non al Visitor Center. Il costo giornaliero per la sosta è di 20$ e 10$ per gli allacciamenti.
Se non volete dormire nel parco consiglio la seguente struttura ricettiva ad Overton.
North Shore Inn con colazione, parcheggio e wi-fi compresi nella tariffa. A disposizione degli ospiti vasca idromassaggio e piscina (stagionalmente). Le camere sono dotate di frigorifero, microonde e alcune sono pet friendly. Il prezzo si aggira intorno ai 100€ per due persone.
Dove mangiare
Nella piccola Overton anche se non ci sono molti ristoranti si può mangiare bene senza spendere una fortuna.
Sugar’s Home Plate: prepara porzioni generose di buon cibo “familiare” con un menù vasto e vario. Il locale è arredato con memorabilia legate al mondo dello sport affisse ai muri e appese al soffitto. Il locale è aperto dal martedì alla domenica dalle 7 alle 21 ed il wi-fi è gratuito.
La Fonda: propone un vasto menu di piatti messicani con porzioni abbondanti e cibi freschi. Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 21.
Escursione da Las Vegas alla Valley of Fire
La Valley of Fire è una delle escursioni che si possono fare da Las Vegas. Molti visitano questa città, che spunta come un miraggio nel deserto del Mojave, famosa per le luci sfavillanti, casinò, alberghi a tema, spettacoli, eventi sportivi e musicali lungo S. Las Vegas Boulevard e Fremont Street, ma a volte non si pensa che nei dintorni o appena un po’ più in là ci sono bellezze naturali e altre città che meritano una visita. Punti di grande interesse sono Red Rock Canyon, Nevada (circa 20 minuti), Lake Mead, Nevada ed Arizona (circa 40 minuti), Death Valley, California (poco più di 2 ore), In Utah sono situati lo Zion National Park (2h30 circa) e il Bryce Canyon (un po’ meno di 4 ore). In circa 4 ore si raggiungono in Arizona: Sedona, una graziosa cittadina abbracciata da bellissime rocce rosse, lo scenografico Grand Canyon e lo spettacolare Antelope Canyon. In quasi 4 ore si arriva anche a Los Angeles e in circa 4 ore e 40 alla bella San Diego.
Valley of Fire: guida di viaggio, cosa vedere
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