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Seattle è tra le mie città preferite negli Stati Uniti, non ha senza dubbio l’architettura di Chicago, la storia di Boston e Philadelphia né la spettacolarità di New York ma ha un’anima.
Seattle è molto di più dello Space Needle, è molto di più del suo cielo quasi sempre grigio che contrasta con i suoi verdi parchi.

Seattle è la patria del caffè americano, nelle sue strade ha aperto i battenti il primo Starbucks nel lontano 1971.
La città è anche chiamata la “nuova Liverpool” per il dirompente movimento musicale che si sviluppò tra la seconda metà degli anni ‘80 e la prima degli anni ‘90. Il cosiddetto Grunge nasce a Seattle e in quegli anni fecondi e movimentati vedono la luce gruppi che hanno fatto la storia del rock come i Mother Love Bone (durati pochissimo a causa della scomparsa di Andrew Wood), i Nirvana, i Pearl Jam, gli Alice in Chains, i Temple of the Dog e naturalmente i Soundgarden del compianto Chris Cornell (giusto per citarne qualcuno).

Sono arrivato pieno di grandi aspettative perché da sempre attratto dal sound di Seattle, dalla storia dei suoi gruppi e dalla sua cultura underground. Forse l’avrò visitata con questo filtro davanti agli occhi ma questa città mi ha lasciato qualcosa di speciale e non sono sicuro che tutti potranno essere d’accordo con me.

Il mio viaggio di quattro giorni pieni non ha visto momenti morti, ma per chi ha le ore contate nel suo itinerario posso dire che 2 o 3 giorni possono bastare per farsi un’idea.
Ho potuto seguire le orme del Grunge, cercare i negozi di dischi e i locali dove suonavano le band. Ho bevuto tazze di caffè nero in strada e naturalmente ho visitato quanto la città ha da offrire sotto il profilo delle attrazioni, Space Needle compreso.
Passeggiare per i parchi della città nelle giornate di sole (non così frequenti a dire il vero) è un’emozione.

Poi ho proseguito il mio viaggio verso nord, direzione Canada.

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Cosa visitare a Seattle

Come in tutte le grandi città è opportuno procedere con ordine per sfruttare al meglio il tempo che si ha a disposizione. La città ha un cuore comunque non sconfinato, a misura d’uomo ed i mezzi sono utili solo per gli spostamenti più lunghi.

Qui trovate la mia mappa con le attrazioni che segnalo.

Waterfront Seattle & Downtown

Questa è la parte più gettonata dal punto di vista turistico e vi consiglio di viverla con molta calma, cercando di assaporare ogni angolo. Nella mappa che ho creato sono andato a segnalare le attrazioni più importanti ma vi chiedo di non limitarvi a queste.
I quartieri centrali sono belli, puliti e ricchi di piccole meraviglie nascoste.

Pike Place Market

Tra le tappe obbligatorie c’è sicuramente il Pike Place Market, un grande mercato che si sviluppa sia all’interno che all’esterno dove molti piccoli agricoltori, artigiani e commercianti espongono i loro prodotti. Prende il nome dalla strada centrale, Pike Place.
Entrate e perdetevi in questo sconfinato market tra invitanti banchi di pesce fresco, ortaggi appena raccolti e venditori di dolciumi.
E non crediate sia una trappola per tursiti, il Pike Place Market è li dal 1907 ed uno dei mercati più antichi di tutti gli USA!

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L’insegna luminosa del Pike Place Market

Starbucks

1912 Pike Pl, Seattle
Se viaggiate spesso negli Stati Uniti o anche in moltissimi altri paesi del mondo, non credo vi emozioni incontrare un punto vendita della nota caffetteria Starbucks.
Eppure quello sito al 1912 di Pike Pl è il primo della storia, aperto nel lontano 1971 da Zoev Siegel, Jerry Baldwin e Gordon Bowker e resa grande da Howard Schultz.

Lo store è praticamente un santuario e bersi un caffè qui significa quasi sempre farsi una bella fila: d’altronde siete di fronte alla storia, che vi piaccia o no.
Vi lascio un link per guardare pochi minuti in cui Federico Buffa ci racconta qualcosa a proposito! Clicca qui

Waterfront & Pier 55

Dopo aver fatto uno spuntino al Pike Place Market e sorseggiato un caffè al sapore di storia (ok, recente) al primo Starbucks possiamo dirigerci verso il Waterfront, quindi i moli di Downtown che si affacciano sullo stretto di Puget.

Passeggiare tra i moli è molto rilassante e la Seattle Great Wheel, la grande ruota panoramica mi ha ricordato per un secondo il Navy Pier della mia adorata Chicago.
Troverete tantissimi ristoranti e chioschi, tutti molto turistici ovviamente: io ho preferito mangiare altrove.
Dal Pier 55 partono traghetti diretti verso varie destinazioni nell’harbor, altre navi salpano invece dal Colman Dock, appena più a sud.

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Seattle Art Museum

1300 1st Ave, Seattle
Dalla zona del lungomare, mi sono addentrato per raggiungere il Seattle Art Museum, che vanta una bella collezione d’arte di ogni epoca storica con una vasta esposizione di oggettistica e cimeli dei nativi americani che popolavano la zona in cui oggi sorge Seattle.

Non sarà il Metropolitan Museum ma sono stato piacevolmente sorpreso, a partire dall’avveniristico edificio che ospita il museo
Biglietto d’ingresso non certo economico, prima di andare consultate il sito ufficiale http://www.seattleartmuseum.org/ per conoscere le esposizioni e mostre temporanee.

Columbia Center

Ci si addentra così nel cuore commerciale e finanziario di Seattle, una zona piacevole e caratterizzata da imponenti edifici. Tutto è in ordine, pulito e ben curato: se andate in un giorno feriale incontrerete orde di persone incravattate che corrono per i marciapiedi.

Si arriva così al Columbia Center, un grattacielo di 284 metri che ospita lo Sky View Observatory. Molte guide non lo menzionano nemmeno ma posso assicurarvi che questo osservatorio vanta la migliore vista dall’alto della città e della baia, decisamente meglio dello Space Needle, che è più basso e peggio posizionato.
Una veduta stupenda sulla Downtown Seattle ma anche sullo stretto di Puget.

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 Sky View Observatory at Columbia Center

Old City

Lasciamo quindi la parte più moderna di Downtown per addentrarci nella Seattle dell’800, una zona davvero molto caratteristica, fatta di edifici a mattoncini e strade acciottolate.

Pioneer Square

Buona parte degli edifici che costituivano la Seattle fondata dai pionieri sono andati distrutti in un grande incendio alla fine dell’800. Quindi i nuovi a mattoncini risalgono più o meno a quel periodo.

Pioneer Square e il famoso Pioneer Building che si affaccia sulla piazza rappresentano al meglio la Seattle che fu. Oggi troverete particolari installazioni artistiche (statue), qualche senzatetto e qualche locale degno di nota.
Sempre su Pioneer Square troverete Bill Speidel’s Underground Tour che organizza visite guidate (a pagamento) alla scoperta di una Seattle nascosta sotto terra. Una esperienza simpatica di cui non mi sono pentito: se avete tempo andate ma non crediate di scoprire cunicoli per tutta la città.

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Pioneer Square

Smith Tower

La Smith Tower è il grattacielo più antico della città e merita una visita, quantomeno da fuori oppure anche all’interno, per una vista su Seattle (meno entusiasmante del Columbia Center).

Occidental Square & Cadillac Hotel

Completiamo il tour nella parte vecchia spingendoci ancora più a sud, ci si rilassa prima tra i tavolini dell’Occidental Square Park, un parco urbano molto frequentato ed apprezzato dai residenti.
Quindi raggiungiamo il Cadillac Hotel al cui interno c’è anche un piccolo museo che parla della corsa all’oro.

Seattle Center

La zona più futuristica della città si trova a nord rispetto downtown e può essere raggiunta anche con la Monorail, la sopraelevata, da Westlake Center.
Si tratta di un complesso di edifici tra cui il simbolo di Seattle, lo Space Needle, ma anche il bellissimo Chihuly Garden and Glass, il Pacific Science Museum, il Museum of Pop Culture e vari parchi.

C’è da girare e se non avete troppo tempo, è bene anche selezionare con cura cosa si vuole visitare.

Space Needle

Iniziamo dalla super star, la futuristica torre che domina lo skyline della città con i suoi 184 metri di altezza (anche se è la metà del Columbia Center).
Parliamoci chiaro, è da visitare senza dubbio e la piattaforma di osservazione con il pavimento in vetro che vi permette di guardare sotto è da paura. Però, come dicevo, il Columbia Center ha una marcia in più.
Io mi sono beccato una giornata molto nitida ma non sempre è così!

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Vista dallo Space Needle

Chihuly Garden and Glass

Bello! Davvero, ci sono andato tanto per, credendo che fosse l’ennesimo giardino con qualche installazione artistica. Mi sbagliavo, il Chihuly Garden and Glass è per me sbalorditivo.
Espone le coloratissime opere in vetro dell’artista Chihuly che sono proprio belle, spesso incastonate in prati e cespugli. Andateci perché ne vale la pena e fatico davvero a descriverlo.

Kerry Park

Il panorama più emozionante di Seattle te lo puoi godere al view point di Kerry Park, un piccolo parco che si trova ancora più a nord rispetto al Seattle Center.
Il mio consiglio è di controllare le previsioni del tempo ed andare nella giornata migliore, dal punto di vista meteo.
Se non c’è foschia potrete ammirare tutta la vertiginosa downtown di Seattle con lo Space Needle davanti e dietro il Mount Rainer (spesso coperto dalle nuvole).

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La vista da Kerry Park (con zoom della fotocamera!)

Artist’s Republic of Fremont

Il quartiere più particolare di Seattle è Fremont che sorge decisamente più a nord rispetto a downtown. Si tratta di una zona residenziale molto tranquilla e carina che nasconde opere d’arte sparse qua e la.
Una delle più celebri è il Fremont Troll, un vero e proprio troll in pietra che esce dal terreno al di sotto del cavalcavia Aurora Ave N, nei pressi della N 36th Street.
Poi c’è la statua di Lenin, il Fremont Rocket ovvero un razzo militare e tante altre piccole opere: se come me decidete di girare Fremont, collegatevi a seattle.curbed.com/maps/mapping-fremonts-public-art per avere una mappa delle cose da non perdere!

Gas Works Park

Non distante da Fremont, più preciamente nel quartiere di Wallingford, c’è il Gas Works Park, un’area verde che si affaccia sul Lake Union. Questo particolare parco è situato sul sito dell’ex impianto di gassificazione del carbone della Seattle Gas Light Company, unico negli usa, in uso fino al 1956. Successivamente l’area viene acquisita dal comune e adibita a parco negli anni ’70. Nel 2013 è stata aggiunta al National Register of Historic Places .

La particolarità del luogo non è solo quella di ospitare un pezzo di storia della città ma anche quella di offrire uno degli scorci più sorprendenti della downtown di Seattle. Uno dei momenti ideali in cui visitarlo è in assenza di foschia, possibilmente quando c’è il sole. Il 4 luglio, inoltre, è possibile assistere a uno degli spettacoli pirotecnici più sorprendenti dell’Emerald City.

Il Grunge a Seattle

Come già ho avuto modo di ripetere, Seattle è stata definita la “nuova Liverpool” per aver ospitato il fenomeno del Grunge tra la seconda metà degli anni ‘80 e la prima dei ‘90.
Voglio segnalarvi due luoghi da non perdere, se siete come me appassionati della musica di quei tempi:

The Central Saloon: il più antico saloon di Seattle, aperto nel 1892. Durante gli anni d’oro del Seattle Sound si veniva qui per ascoltare le band emergenti dal vivo.
Oggi lo stile è rimasto quello ma sarà dura vedere entrare qualche futura rockstar.

Easy Street Records: il negozio di dischi più bello del mondo, qui Eddie Vedder passava ore e ore a cercare vecchie cassette e nuove idee. Un tempio per gli appassionati di musica.
Siamo su California Ave, West Seattle.

E per concludere in bellezza, ricordo che anche Jimi Hendrix era di Seattle!