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Gli Stati Uniti sono lontani dall’Italia, veramente lontani, un viaggio lungo e impegnativo in aereo che costringe gli innumerevoli viaggiatori a una prova fisica non trascurabile, resa spesso ancor più gravosa dal fenomeno del jet lag. Ma un modo alternativo, comodo e rilassato, esiste, e io l’ho provato.

La compagnia di navigazione inglese Cunard (www.cunard.com) offre un servizio di linea regolare fra l’Europa e gli Stati Uniti e viceversa, che si solito si interrompe solo nel periodo compreso fra gennaio e aprile quando le navi permangono nei Caraibi.

Il servizio ha cadenza mensile (generalmente una partenza al mese dall’Europa, e una dagli Stati Uniti). La tratta su cui si svolge il servizio è Southampton – New York, che in alcuni momenti dell’anno viene estesa fino ad Amburgo in Germania, o fino a Boston e al Canada dall’altro lato dell’oceano. La tratta Southampton – New York viene percorsa in 7 giorni, e ovviamente è possibile utilizzare la nave sia per l’andata che per il ritorno, oppure imbarcare per una sola tratta e poi rientrare in aereo utilizzando i tanti aeroporti di New York o di Londra, che da Southampton si raggiunge in un paio d’ore di treno.

Le prenotazioni, dall’Italia, possono avvenire solo esclusivamente attraverso le agenzie di viaggio autorizzate, ed è consigliabile completarle molto prima della partenza vista l’elevata domanda.

La crociera sulle navi Cunard è una vacanza nella vacanza, un viaggio che conserva un fascino d’altri tempi e che si svolge in un’atmosfera che definire estremamente lussuosa è fortemente riduttivo. Una vera e propria esperienza che rimane per sempre nel cuore dei fortunati che possono viverla.

La nave normalmente utilizzata è la Queen Mary 2, lunga quasi 300 metri, modernissima nelle sue sistemazioni ma con una linea vagamente retrò, anche all’interno, che ricorda quella delle gloriose navi Cunard del passato, che da centinaia d’anni solcano regolarmente l’oceano.

Quello che colpisce, una volta saliti a bordo, è la disposizione degli spazi. Le aree comuni sono ampissime, tanto che sopratutto la sera è facile percorrere decine di metri senza incontrare nessuno. Splendido il lunghissimo ponte superiore in teak che offre panorami mozzafiato e che include anche il piccolo spazio per il passeggio degli animali, che sono ammessi a bordo al seguito dei loro padroni. Questo risultato è ottenuto riducendo il numero degli ospiti a bordo, se paragonato con quello delle compagnie di navigazione più commerciali.

L’atmosfera in navigazione  è di gran classe, estremamente “british” nella sua classicità. Non mancano le classiche attività e le attrazioni che si trovano a bordo di tutte le navi da crociera quali il casinò, il teatro, le tante piscine, la palestra, la spa, il cinema, i bar, il club per i bambini, ma a queste si affiancano quelle che si trovano solo a bordo delle navi Cunard. La gigantesca sala da ballo per esempio, intitolata alla regina, utilizzata il pomeriggio per il tradizionale the delle 17, oppure le zone di lettura e dei giochi di società posti quasi a livello del mare, da dove si ammirano le onde grazie agli ampi oblò. La mia zona preferita è la biblioteca panoramica, posta sotto la plancia, da cui si ammira il mare mentre ci si rilassa sprofondati nelle poltrone di pelle leggendo un libro. Bellissima la galleria delle fotografie, dove si incontrano i grandi viaggiatori del passato quali Clark Gable, il re Edoardo, Stan Laurell e Oliver Hardy. I negozi di bordo offrono articoli di lusso, gli stessi che si ritrovano nelle grandi boutique di Via Condotti a Roma o di Via Montenapoleone a Milano.

La cucina, ovviamente, è internazionale, come si addice alla clientela che frequenta le navi Cunard. Le colazioni sono ricche oltre ogni misura, il pranzo a buffet meraviglia gli occhi prima ancora del palato e e la cena, al ristorante per chi vuole conformarsi alle rigorose atmosfere formali  delle serate di gala o ancora al buffet per coloro (come me, lo confesso) che non vogliono rinunciare all’informalità, è un trionfo di ricercatezza. Il servizio è sempre impeccabile.

Le camere sono estremamente confortevoli, allineate agli standard delle altre compagnie in termini di dotazioni e di superficie. Io ho viaggiato con la famiglia in una camera con balconcino privato, che ho apprezzato tantissimo per godermi la vista del mare in navigazione, ma esistono ovviamente anche sistemazioni interne più economiche così come splendide suite.

La clientela è estremamente varia, sia in termini di nazionalità degli ospiti che di fasce di età. A bordo ci siamo intrattenuti con inglesi, americani, francesi, sudafricani, tutti accomunati dallo stesso desiderio: viaggiare rilassati, viaggiare con calma, considerare il viaggio parte della vacanza e non un mero trasferimento. Un viaggio per ritrovare se stessi.

Il costo di questo sogno d’altri tempi è pari, all’incirca, a quello di un biglietto aereo in business class.

Le atmosfere, la rilassatezza e il ricordo del lento incedere attraverso l’oceano, invece, non hanno prezzo.